Disastro ferroviario a Caluso: sei indagati. C’è anche un bustocco. Due morti

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BUSTO ARSIZIO – Chiusa l’inchiesta sull’incidente ferroviario che il 23 maggio 2018 causò la morte di due persone e il ferimento di altre 23. Sono sei gli indagati: c’è anche un bustocco. Stando a quanto ricostruito dagli inquirenti un trasporto eccezionale fermo al passaggio a livello di Arè di Caluso fece deragliare un treno partito da Torino e diretto a Ivrea.

Gli indagati

Gli indagati sono Darius Zujis, 41 anni, lituano, autista del trasporto eccezionale che provocò l’incidente; Dangis Dregva, 52 anni, lituano, legale rappresentante della Uab Tlb di Vilnius, ditta trasportatrice e proprietaria delle motrici e dei semirimorchi; Wolfgang Oberhofer, 47 anni, residente in Austria, legale rappresentante della ditta Translog sas della provincia di Bolzano, in qualità di procuratore speciale di Dangis Dregva e che presentò l’autorizzazione per il trasporto eccezionale; Zebedia Moschini, 45 anni, di Desio capo scorta tecnica del primo convoglio eccezionale; Gabriele Bottini, 63 anni, di Busto Arsizio autista del secondo mezzo di scorta del primo convoglio. Infine Cristiane Mendes, 46 anni, brasiliano residente a Thiene  come amministratore unico della società Convoyteam srl. Gli indagati sono accusati a vario titolo di cooperazione nel disastro ferroviario colposo, omicidio stradale e lesioni stradali gravi. Lo riporta il quotidiano La Stampa. 

Il procuratore capo di Ivrea Giuseppe Ferrando ha parlato di «Negligenza» affermando che l’incidente non fu «Una fatalità». Nella tragedia persero la vita  il macchinista Roberto Madau, 61 anni di Ivrea e Stefan Aureliana, 64enne romeno residente a Busto Arsizio, che scortava il tir con trasporto eccezionale, travolto dal convoglio. Le indagini hanno escluso che vi siano responsabilità da parte delle Ferrovie.

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