Cantello, fin che canta il gallo

cantello gallo sindaca

Egregio Direttore,

in merito ai contenuti dell’articolo “Cantello e i galli che tengono sveglio tutto il paese. Intervenga il sindaco”, mi preme apportare alcune fondamentali precisazioni:

La testata giornalistica ha pubblicato un articolo in cui mi accusa di “immobilismo” e che “non esiste ragione che smuova il Sindaco” omettendo, in maniera tra l’altro scorretta, che nel momento in cui vengano mosse pubbliche accuse a maggior ragione ad un pubblico ufficiale, sia doveroso deontologicamente e per fornire al lettore una giusta interpretazione e valutazione della notizia proposta, contattare la persona coinvolta e più volta chiamata in causa dal giornalista affinchè possa addurre le proprie motivazioni e giustificazioni in merito..

Non si tratta di “immobilismo” ma di rispetto dei ruoli e delle competenze degli Enti preposti a situazioni come quella da voi esposta.

Nei miei tre anni di mandato, ai cittadini rivoltisi a me per la questione da voi indicata, ho sempre spiegato che il mio mancato intervento non fosse riconducibile ad una mancata volontà, ma che per avere accesso ad una proprietà privata – seppur in centro paese – e per questioni legate alla  conduzione di animali da cortile, taglio piante al confine e cause di natura igienico sanitaria, occorre l’intervento degli enti competenti i quali, mediante sopralluogo e presa d’atto delle reali condizioni dell’area interessata, mettono mediante nota scritta il Sindaco in condizione di poter emettere tutte le ordinanze del caso.

Agire in motu proprio contro un privato cittadino ha un nome solo: ABUSO DI POTERE avverso i quali il cittadino o i cittadini interessati possono poi avanzare richieste di risarcimento danni.

Non si tratta nemmeno di trovare ragioni che mi smuovano. Metterò sicuramente in atto quanto di mia competenza non appena l’iter amministrativo avviato da parte degli enti competenti me lo consentirà.

Ai cittadini che in passato mi hanno segnalato quanto da voi riportato ho spiegato quali siano i giusti ed esatti procedimenti amministrativi da porre in atto così come altrettanto ho invitato a presentare esposti scritti alle autorità ed agli Enti competenti per ottenere da parte loro un riscontro.

Quindi, respingo tassativamente le accuse assolutamente scorrette ed infondate di immobilismo da voi formulato nell’articolo in argomento ed invito la testata giornalistica Malpensa24 a rivolgere le stesse a chi, effettivamente, sino ad ora non si è attivato in tal senso.

Ho personalmente avviato degli incontri pianificatori con il Servizio di Polizia Locale ed il Comandante Franco Giammarino – entrato in servizio a Cantello nel mese di giugno – per illustrare loro le oggettive condizioni della proprietà e programmare tutto quanto ci è possibile al fine di sottoporre gli interventi necessari alla risoluzione del problema.

Rendo noto, che alla mia persona ed al servizio di Polizia locale sino ad ora sono giunte due segnalazioni scritte ed una verbale: quindi, mi sembra assolutamente illogico usare termini quali “tutto il paese” quando, stante i fatti e gli atti comunali, la realtà è molto differente, senza comunque sminuire le effettive condizioni della proprietà che sono tutt’altro che rispettose delle regole del buonsenso e del vivere civile.

Auspico, d’ora in poi, un comportamento professionale e deontologicamente corretto da parte di chi fa della comunicazione un mestiere, prima di rendere pubbliche notizie cariche di accuse ed illazioni al primo cittadino assolutamente fuori luogo, infondate e non corrette.

Resto e sono, come dal primo giorno della mia elezione, a disposizione della cittadinanza per qualunque problematica, necessità e richiesta.

Grazie per l’attenzione.

Chiara Catella
Sindaco del Comune di Cantello

***

Signora sindaco, quanto livore! Ha ragione: avremmo dovuto raccogliere anche il suo parere, ma a formularle le accuse di immobilismo nei suoi confronti non è stata Malpensa24 bensì sono stati alcuni dei suoi concittadini ai quali abbiano dato voce. Che non neghiamo a nessuno, tanto meno alla signora sindaco che pure ci schiaffeggia per il nostro presunto scorretto comportamento deontologico.

In quanto alle competenze, siamo sicuri che lei si sia data da fare per risolvere il fastidioso “canto del gallo”. Ma siamo anche di fronte alla solita manfrina all’italiana dello scaricabarile: non tocca a me. Fino a chiamare in causa l’abuso di potere, con il rischio che il paventato reato si trasformi in un alibi. Nel frattempo che qualche altro pubblico ufficiale “abbassi la cresta” e si assuma finalmente delle responsabilità, i galli cantano e rompono gli zebedei ai vicini. (Vincenzo Coronetti)

cantello galli sindaca – MALPENSA24