VARESE – Domani, primo settembre, le scuole superiori della provincia di Varese riapriranno i cancelli per i corsi di recupero in attesa dell’inizio dell’anno scolastico previsto per il 14 settembre. Sebbene a ranghi ridotti, i dirigenti scolastici saranno dunque alle prese con il primo test riguardante le misure introdotte per limitare la diffusione del Covid. «In attesa del momento in cui sarà massima l’affluenza negli istituti scolastici prosegue incessantemente l’attività di Provincia di Varese che, come noto, ha la responsabilità della gestione e manutenzione delle strutture scolastiche di istruzione e formazione superiore», assicura il consigliere delegato Corrado Canziani. «Il nostro impegno è massimo per rispondere alle esigenze manifestate dai dirigenti e massimizzare la sicurezza in fase di riapertura».
Anti-Covid a scuola
In taluni casi gli istituti hanno provveduto alle necessità con fondi propri, sempre tramite il rilascio da parte della Provincia dei necessari nullaosta o la stipula di opportune convenzioni (con o senza concessione di contributi). «Ma dove questo non è stato possibile, Provincia è intervenuta direttamente», rende noto Canziani.
Un lavoro non semplice, perché se l’obiettivo è unico – abbattere il rischio di contagio – le esigenze sono diverse. Si va dalla richiesta di installazione di pareti divisorie mobili (come all’Ite Tosi di Busto Arsizio) a interventi di edilizia leggera come la costruzione o demolizione di pareti in cartongesso/tavolati (all’Istituto da Vinci Pascoli di Gallarate). E poi ancora la riqualificazione di alcuni spazi, il cambio di destinazione di altri, tinteggiature, verifiche agli impianti di videosorveglianza. L’Isis città di Luino, per esempio, ha provveduto all’installazione di pareti divisorie mobili. «In generale le richieste sono pervenute da 29 istituti scolastici e i lavori sono in corso di realizzazione», fa sapere il consigliere provinciale.
Scuola e sport
Sono inoltre iniziati i tavoli di confronto tra le associazioni e società sportive, sempre coordinati da Provincia di Varese, finalizzati alla concessione delle autorizzazioni per lo svolgimento delle attività sportive nell’ambito extrascolastico, negli istituti ove è pervenuto il nullaosta dei presidi. «Tali attività – sottolinea Canziani – dovranno essere svolte nel rispetto dei protocolli per il contenimento del contagio previsti sia dalle rispettive federazioni sportive sia dagli istituti scolastici».
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