La Virtus Gallarate rimane senza palestra. La Provincia chiamata in causa

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GALLARATE – Rimanere senza una casa dopo 118 anni di storia. E’il rischio che sta correndo la sezione ritmica della Virtus Gallarate, blasonata e pluripremiata società che da 21 anni utilizza la palestra dell’Istituto Tecnico superiore “Gadda Rosselli“. Poco importa alla dirigenza scolastica e alla proprietà – ovvero la Provincia di Varese – se la Virtus è una realtà di riferimento per oltre 450 tesserati, con partecipazioni a campionati europei, mondiali e Olimpiadi. Il lockdown è terminato ma la palestra di via De Albertis attualmente resta chiusa. E per le ragazze della sezione ritmica – che competono nel campionato di Serie A di categoria – al momento non ci sono prospettive concrete di poter tornare nella loro palestra a settembre. Regna l’incertezza.

Una mano dal Comune

A tamponare l’emergenza è entrato in gioco il Comune. L’assessore allo Sport, Claudia Mazzetti, ha garantito come alternativa alla Virtus per l’estate l’utilizzo della palestra delle primarie dei Ronchi, attualmente vuota. Ma da settembre il problema si ripropone: durante l’incontro i responsabili della ginnastica hanno infatti reso noto che il dirigente d’istituto non sarebbe intenzionato a rinnovare l’affitto della palestra del Gadda Rosselli alla società sportiva per il 22esimo anno consecutivo in quanto i nuovi protocolli sanitari anti-Covid e la prospettiva di una dilatazione degli orari scolastici in base alle indicazioni ministeriali potrebbero rendere inconciliabile l’attività scolastica con quella della Virtus. E dunque?

La parola alla Provincia

A chiarire il quadro della situazione ci prova Corrado Canziani, capogruppo in Provincia con delega all’edilizia scolastica: «In questa prima fase il “proprietario” Provincia ha delegato agli “inquilini”, ovvero i dirigenti scolastici, di valutare le richieste di rientro immediato da parte di ogni singola società sportiva. Non mi risulta che nessun dirigente abbia dato finora l’autorizzazione e, nel caso specifico, nemmeno il Gadda Rosselli ha espresso un diniego formale. Non vorrei però che passasse come messaggio il disinteresse della Provincia: siamo impegnati da giorni con una serie di tavoli per valutare ogni singolo aspetto in vista della riapertura a settembre degli edifici scolastici e delle relative palestre. Naturalmente molto dipenderà dall’evoluzione del contagio e dalle relative direttive ministeriali. Tutto è ancora in fase di discussione e non c’è nulla di definitivo».

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