Canziani: «31 cantieri in 3 anni nelle scuole della Provincia di Varese»

corrado canziani provincia varese

VARESE – Dal governo centrale stanno per essere erogati alcuni finanziamenti statali alla Provincia di Varese.

Corrado Canziani, capogruppo della Lega in Provincia, come ci si sta approcciando al nuovo anno?

«Si tratta di una misura economica del Governo Conte 1, che ha varato una serie di misure in favore del comparto Province, promosse principalmente dai Ministri e Sottosegretari  della Lega e dal gruppo parlamentari della Lega, che hanno contribuito in modo sostanziale alla chiusura in equilibrio dei bilanci delle Province nell’anno 2019. Nello specifico nella legge di bilancio 2019-2021 (L. 30 dicembre 2018 n. 145) sono stati stanziati 250 milioni di euro anni per gli anni dal 2019 al 2033 alle Province delle regioni a statuto ordinario da destinare al finanziamento di piani di sicurezza a valenza pluriennale per la manutenzione di strade e scuole».

Si tratta dell’unica prevista a favore delle Province?

«Certamente no. Il precedente Governo a traino Lega ha chiaramente supportato le Province: per citarne qualcun’altro sono stati stanziati 50 milioni di Euro annui dal 2019 al 2023 ai fini della messa in sicurezza dei ponti esistenti e la realizzazione di nuovi ponti in sostituzione di quelli esistenti con problemi strutturali di sicurezza sul bacino del Po. Inoltre sono stati stanziati 25 milioni di euro annui per il periodo 2019-2021 per l’assistenza per l’autonomia e la comunicazione personale, per i servizi di supporto organizzativo del servizio di istruzione degli alunni con disabilità fisiche, sensoriali o in situazione di svantaggio. Inoltre sono state eliminate le sanzioni per il mancato conseguimento del pareggio di bilancio, la norma ha reso permanenti le modalità di riparto del fondo sperimentale di riequilibrio provinciale, viene concessa la possibilità di rinegoziare i mutui concessi da cassa depositi e prestiti spa alle Province (oltre che a comuni e città metropolitane). E’ di tutta evidenza che questi provvedimenti, che hanno un orizzonte pluriennale, vanno nella direzione di un supporto di lungo termine agli enti provinciali, in preparazione ad una riforma sostanziale.

Cosa intende, non sono quindi finiti i problemi?

«Tutt’altro: la Legge Delrio ha trasformato le Province creando forti disagi sui territori, una generale situazione di inefficienza, la moltiplicazione di Enti strumentali, mettendo a rischio servizi essenziali incrementandone i costi, creando di fatto un grande paradosso: grandi responsabilità senza dipendenti né risorse, dando per scontata l’approvazione di una riforma costituzionale che avrebbe soppresso le Province, trasformandole in 86 enti di secondo livello per i quali non furono più previste elezioni a suffragio universale. I tributi provinciali, che continuano a essere pagati dai cittadini e che avrebbero dovuto essere impiegati sul territorio, sono stati saccheggiati dallo stato centrale. Pertanto serve una riforma delle Province rimaste senza soldi ma con servizi tanto essenziali quanto costosi come la manutenzione di strade e scuole, una riforma che porti autonomia, perché questo significa responsabilità e merito, cosa voluta dai cittadini. E’ necessario rimettere in moto le Province e dare forza ai loro esecutivi, per dare un ruolo da protagonista ai territori, tramite elezioni dirette, con l’esercizio di funzioni specifiche e con risorse economiche certe. Per restituire certezza ad amministratori e cittadini e giusta rappresentanza ai territori. Alcune altre proposte sono l’ampliamento degli spazi di assunzione a tempo indeterminato e determinato nel rispetto dei limiti previsti dalla legge, rendendo contestualmente più semplici e funzionali le procedure con l’obiettivo di consentire alle Province dopo anni di blocco completo delle assunzioni e di trasferimenti di personale di ricreare rapidamente strutture  professionali adeguate allo svolgimento delle funzioni delegate».

Tornando alla Provincia di Varese, come vi muoverete nel 2020?

«Nonostante le preoccupazioni derivanti dal fatto che cambiando Governo è certamente mutata l’attenzione alle Province e alla salvaguardia delle peculiarità dei territori, il nostro Ente si sta muovendo cercando di intervenire il più possibile con le risorse a disposizione, facendo opere e evitando di lasciare stagnanti le somme nelle casse dell’ente. Per questo sono stati approvati in bilanci (sia consuntivi che preventivi) con celerità per rendere disponibili gli avanzi d’esercizio e poter iniziare ad attingere ai capitoli per le spese future. Per quanto riguarda il settore dell’edilizia scolastica (Canziani è il consigliere delegato alla partita, ndr) sono in programma 31 cantieri in tre anni, di cui 11 attualmente già aperti, andando ad intervenire su oltre il 60% del patrimonio edilizio scolastico dell’ente».

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