CARDANO AL CAMPO – Si è avvalso della facoltà di non rispondere il giovane albanese di 27 anni arrestato martedì 12 9luglio dai carabinieri del nucleo operativo radiomobile della compagnia di Busto Arsizio. Il 27enne, assistito dall’avvocato Ermanno Talamone, è accusato di detenzione ai fini di spaccio ed è comparso oggi, giovedì 15 luglio, davanti al Gip di Busto Stefano Colombo per l’udienza di convalida.
Disoccupato con 100mila euro
Il 27enne ha scelto di restare in silenzio: «Dobbiamo ancora vagliare attentamente gli atti», commenta brevemente il difensore. Per la quantità di droga e di denaro nelle disponibilità del giovane gli inquirenti hanno valutato che il pusher lavorasse ad un livello superiore rispetto ai “cavallini” che spacciano al dettaglio nelle piazze delle movida e nei parchi del basso varesotto.
Le indagini vanno avanti
Quando l’uomo è stato fermato aveva in auto 70 mila euro in contanti. A casa i carabinieri gli hanno trovato un chilo e mezzo di cocaina, tre chili e mezzo di hashish, 40 grammi di ecstasy e altri 23mila euro in contanti. Un profilo da “grossista”, più che da piccolo puher. Il sospetto è che il 27enne fosse tra i fornitori dei piccoli venditori al dettagli della zona. Le indagini, coordinate dal pubblico ministero Francesca Parola, molto probabilmente proseguiranno mirando a ricostruire anche la filiera di approvvigionamento del giovane. Stando agli inquirenti l’uomo aveva nelle proprie disponibilità anche due abitazioni: una a Samarate, l’altra a Cassano Magnago. Il fatto di essere incensurato, di non essere quindi un volto noto alle forze di polizia, lo avrebbe agevolato nei movimenti.