Casa Pound, manifesti abusivi. Antonelli: «Niente deriva fascista a Busto»

casa pound antonelli

BUSTO ARSIZIO – «A Busto non c’è alcuna deriva fascista. Siete voi del Pd che siete bravi a  travisare tutto e a istigare». E’ questa la risposta, secca, del sindaco Emanuele Antonelli all’interrogazione presentata dalla consigliere del Partito Democratico Cinzia Berutti in merito all’affissione di striscioni abusivi di Casa Pound a Busto Arsizio.

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La consigliera Berutti fa riferimento a un doppio episodio di affissione abusiva. Uno avvenuto il 2 novembre scorso e l’altro all’1 dicembre. E partendo dalla Costituzione italiana che vieta la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del partito fascista, ha posto una serie di quesiti in merito alla rimozione dei manifesti, al tempo che serve all’amministrazione per verificare e decretare la sanzione e se, una volta appurata l’azione abusiva la sanzione è stata pagata dai responsabili.

Ma la polemica più dura tra la consigliere piddina e il sindaco è esplosa sugli ultimi due passaggi dell’interrogazione, nella quale Cinzia Brutti sottolinea che episodi di questo genere contribuiscono a creare un clima di crescente inquietudine in città, chiedendo anche «se si identificano nelle affissioni elementi punibili dalle leggi Scelba e Mancino per apologia al fascismo».

E se l’assessore alla Sicurezza Massimo Rogora ha spiegato che nel caso di novembre sono stati fatti i verbali, mentre nel secondo caso non c’è stata sanzione poiché i manifesti sono stati subito strappati, il sindaco ha usato parole piuttosto dure nei confronti della consigliera: «Lei sta esagerando. Sta parlando della mia città – ha  ribattuto con toni decisi Antonelli – In giro ci sono cartelli anche di altre fazioni politiche e nessuno ha mai detto niente. Voi siete bravi a travisare tutto e a istigare. Non è giusto. A busto non c’è in corso alcuna deriva fascista».

 

casa pound antonelli – MALPENSA24