Caso Seprio a Tradate, la Corte dei conti archivia: «Infondato il danno erariale»

Da sinistra, Vito Pipolo, Stefano Candiani e Marinella Colombo

TRADATE – La spinosa questione della Seprio con la cessione di due immobili comunali alla partecipata è arrivata a un epilogo. Dopo 10 anni. Con l’archiviazione da parte della Corte dei conti, la quale ha preso atto che, si legge nella sentenza, “la notizia di danno risulta infondata o non vi sono elementi sufficienti a sostenere in giudizio la contestazione di responsabilità”. «Insomma – spiega Stefano Candiani, senatore della Lega e all’epoca sindaco di Tradate – non c’ stato danno erariale, ma addirittura, lo dice la sentenza, un vantaggio per il Comune. Adesso qualcuno, Laura Cavalotti, chieda almeno scusa visto che questo capitolo l’ha aperto lei».

L’incipit

Tutto parte da una denuncia di un ipotetico danno erariale, depositata il 23 novembre 2013, e legata a una complessa operazione finanziaria posta in essere dal Comune di Tradate utilizzando la propria società patrimoniale (la Seprio Patrimonio Gestione Srl), il cui socio unico era proprio il Comune. Nel dettaglio, sotto la lente di ingrandimento della procura è finita la vendita alla Seprio di due immobili comunali, mediante accensione da parte dell’acquirente di un mutuo garantito dal Comune stesso, finalizzato all’acquisizione delle entrate derivanti dall’alienazione di immobili per l’estinzione anticipata di ventidue mutui già attivati con il Ministero dell’Economia e Finanza e Cassa Depositi e Prestiti.

Macchina del fango

«Non è così che si fa politica e non è così che si amministra un Comune – spiega Stefano Candiani – Questa è stata un’azione di rivalsa portata avanti da chi ha voluto costruire politiche effimere. E che ha avuto infangato le persone. Ora fa effetto parlarne a dieci anni, perché in molti non sanno nemmeno di cosa stiamo parlando. E qui entrano in gioco i tempi troppo lunghi della giustizia italiana».

Sono stati ricostruiti tutti i passaggi contabili, «nonostante in Comune fossero scomparse tutte le carte dopo il cambio di amministrazione – spiega Marinella Colombo, assessore al Bilancio in quegli anni  –  Un’operazione che vorrei ricordare, portò un beneficio al Comune. Dieci anni fa c’era una situazione delicata e abbiamo scelto questa strada per mettere in sicurezza i conti del Comune». Con la cessione dell’immobile della Frera e di Villa Truffini «abbiamo chiuso mutui, ben 22, che gravavano sulle casse pubbliche, abbiamo patrimonializzato la Seprio e ottenendo un risparmio concreto».

Campagna d’odio

«In questi 10 anni contro gli uomini dell’amministrazione Candiani è stata portata avanti una vera e propria campagna d’odio – ha dichiarato Vito Pipolo, ex vicesindaco – Eppure la scelta è stata fatta anche sulla base di indicazioni che sono arrivate dal governo centrale. L’allora ministro Tremonti invitava a compiere questo tipo di operazioni. Noi abbiamo colto quell’opportunità, gestendola in modo trasparente. Vorrei ricordare che il Comune di Tradate è sempre stato per noi un palazzo trasparente. E in questi anni abbiamo subito sulla questione continui attacchi infondati».

Il senatore Candiani ha chiuso: «Noi non abbiamo perso la credibilità. C’è però chi, come Laura Cavalotti, ora detiene il record di essere stato l’unico sindaco, dagli anni Settanta a oggi, a essere stata eletta per un solo mandato qui in città. E anche in Provincia, dove ha portato il “metodo Tradate” contro Dario Galli, non è stata rieletta. A conferma appunto che la credibilità non l’abbiamo certo persa noi. Noi abbiamo sempre amministrato la città con un obiettivo: dare maggior vantaggio al Comune e ai cittadini».