Costi in crescita e adeguamenti: a Casorate il Centro Alzheimer rallenta

Casorate Centro Alzheimer sindaco

CASORATE SEMPIONE – Si sarebbe dovuto discutere – e approvare – il progetto in consiglio comunale entro i primi mesi del 2021. Ma all’alba di metà giugno, il futuro del Centro Alzheimer che la Fondazione Il Melo Onlus vuole realizzare a Casorate Sempione ancora non è stato intavolato. Un motivo, però, c’è. Anzi, secondo il sindaco Dimitri Cassano sono almeno due. Da una parte – «e lo dico da professionista», precisa – il fattore economico: «I costi dei materiali sono andati alle stelle, perché è diventato più complicato reperirli». Dall’altra, la questione tecnica: «Abbiamo dovuto recepire più di una richiesta di adeguamento da parte dei vari enti che hanno analizzato il progetto». Di fatto, è proprio questa la causa principale delle proroghe che ancora non hanno permesso di dare il via effettivo ai lavori. Se poi si considera che «parliamo di un piano non indifferente», allora entra in gioco anche la componente cautela. Quel che basta per «prendere delle decisioni in maniera ponderata, anche se c’è da aspettare un po’ di tempo in più».

Costi in aumento

Aldilà degli intoppi causati dall’emergenza Covid, secondo il primo cittadino, una delle cause dello slittamento è l’aumento dei costi dei materiali. Nello specifico, alla base ci sarebbero problemi geopolitici di natura mondiale e un legame con il Superbonus 110%, ovvero un’agevolazione prevista dal Decreto Rilancio che eleva al 110% l’aliquota di detrazione delle spese sostenute per interventi in ambito di efficienza energetica e antisismici, ma anche di installazione di impianti fotovoltaici o delle infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici negli edifici. Questa particolare condizione avrebbe di fatto portato «ad avere meno materiale disponibile e a un prezzo più alto». O se non altro, questo viene detto «per esperienza professionale», mette in chiaro Cassani.

Le richieste degli enti

Il motivo tecnico che insiste sulle proroghe, prosegue il sindaco, è «l’adeguamento alle richieste dei vari enti che hanno analizzato il progetto». Come ad esempio, le valutazioni sulle esigenze acustiche avanzate da Arpa. «Per mantenere e rispettare i parametri, sono stati fatti alcuni adeguamenti che hanno richiesto una verifica progettuale». A fare la sua parte, anche la burocrazia: «Essendo un procedimento che è stato portato avanti con il Suap (Sportello unico per le attività produttive, ndr), se vengono effettuate delle modifiche rispetto al progetto originale allora è necessario ripassare dallo sportello unico». Nel frattempo, un incontro con il proponente ha portato alla conclusione che «tutte le modifiche che andremo a fare sono migliorative: interventi sulle strutture che permetteranno di rispettare i requisiti minimi previsti per legge».

Obiettivo: «Un progetto ineccepibile»

Ora, ciò che preme il sindaco è ribadire ancora una volta che «è un lavoro non da poco». Se si rispetterà il piano economico del progetto iniziale, si parlerà di una spesa «di circa 12 milioni di euro». Un modo per dire che «abbiamo sposato l’dea di portare avanti un’opera come questa, ne comprendiamo l’importanza, ma è necessario anche muoversi in maniera che il paese sia tutelato con la regolarità formale degli atti». Ecco perché «vogliamo che il progetto finale sia ineccepibile: se è necessario fare dei passaggi in più, allora si fanno». A quel punto, garantisce il sindaco, verrà convocata una Commissione per «spiegare ciò che è stato ripresentato e modificato».

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