Centro Alzheimer, Casorate Aperta avverte: «Ci sono criticità importanti»

Casorate Centro Alzheimer sindaco

CASORATE SEMPIONE – Chiarimenti sulle esigenze acustiche e sulle ripercussioni che ci saranno sul traffico, ma anche precisazioni sugli sviluppi che riguardano la realizzazione di un tratto di pista ciclopedonale. Senza dimenticare eventuali spiegazioni su obblighi, costi e responsabilità ricadenti sul Comune. Il gruppo di minoranza Casorate Aperta torna a gamba tesa sul progetto del villaggio Alzheimer, già motivo di discussioni tra i due fronti politici in paese. In occasione dell’ultima Commissione Mista Urbanistica, l’assessore alla partita, Andrea Tomasini, ha fatto il punto della situazione, confermando di fatto che l’avvio dei cantieri per realizzare il centro è ormai dietro l’angolo. Anche il primo cittadino Dimitri Cassani ha sottolineato che il 2021 sarà l’anno giusto per partire con i lavori. Ma i civici dell’opposizione ancora non sono del tutto convinti. E ora propongono una serie di osservazioni per fare chiarezza.

Quali sono i reali benefici?

Ieri, 18 gennaio, sono scaduti i termini per presentare le osservazioni alla variante puntuale del Pgt per la realizzazione della struttura socio-sanitaria “La rosa dei venti”. «Nell’ultima settimana, noi consiglieri – spiegano i civici di Casorate Aperta – abbiamo esaminato i documenti e stilato un elenco di quelle che secondo noi sono criticità importanti». E aggiungono: «Visto che l’amministrazione ha accolto la proposta, avanzata da un privato, di variante puntuale per “beneficio di utilità pubblica”, abbiamo cercato di capire quali sono i reali benefici che ricadranno sul nostro paese». A fronte di un’opera che «ci viene continuamente proposta come “già fatta”», tanto che altri interventi legati alla realizzazione della struttura «sono stati assunti come elemento principale di bilancio programmatorio per i prossimi anni, con il Comune che si assume importanti responsabilità legate al compimento dell’opera».

Dai disagi acustici alle ripercussioni sul traffico

L’opposizione parte dalle «esigenze acustiche di una struttura che ospita persone con fragilità, riscontrando misurazioni fatte in periodi poco attendibili». Si parla di «verifiche relative al comfort acustico della struttura, anche in esterno», per capire se «possano ritenersi soddisfacenti per il benessere degli utilizzatori e se considerino un’eventuale ripresa del traffico aereo a regime, oltre alle attuali previsioni di sviluppo per Malpensa». Osservazioni anche sulle «reali ripercussioni sul traffico in paese». Nello specifico, si domandano «se sia stato valutato l’eventuale impatto del traffico aggiuntivo sulle vie del centro storico e sulle strade che interessano i plessi scolastici, già piuttosto sovraccariche, soprattutto negli orari di punta».

Obblighi, costi e responsabilità. E la ciclopedonale

Casorate Aperta sposta l’attenzione poi sulle opere connesse alla realizzazione del centro. In particolare sul tratto di pista ciclopedonale che sarà realizzato tra le vie Isonzo e San Rocco, chiedendo se «verrà inserito in un progetto più ampio di mobilità dolce o se è fine a se stesso». E affondano: «Sarebbe stato più utile valutarla all’interno di un progetto complessivo in seno al nuovo Pgt, considerando anche il fatto che potrebbe risultare più utile collocare la pista in un’altra area del paese, più funzionale all’intera collettività in ordine di priorità». Conclude l’osservazione su «obblighi, costi e responsabilità ricadenti sul Comune, in base all’atto unilaterale del proponente, che pone l’ente pubblico a rischio, considerato che l’avvio dell’attività dipende dal puntuale rispetto di vincoli normativi che non sembrano completamente adempiuti e dal giudizio di Regione Lombardia, unico ente titolato ad autorizzare l’insediamento socio-sanitario».

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