Legnano, Piazza Pulita parte seconda: fascicoli riuniti. Processo a marzo

LEGNANO – E’ arrivata in aula davanti al Gup di Busto Arsizio Stefano Colombo la seconda tranche dell’inchiesta Piazza Pulita che, nel maggio 2019, aveva spazzato via la giunta legnanese guidata dal sindaco Gianbattista Fratus. Fratus era stato arrestato insieme all’ex vicesindaco Maurizio Cozzi e all’ex assessore ai Lavori Chiara Lazzarini. Per loro lo scorso 27 aprile è arrivata la condanna in primo grado e sono ora in attesa dell’Appello.

Secondo filone in aula

Il secondo filone comprende, invece, gli indagati per i quali non è stata emessa una misura di custodia cautelare. Nell’ordine:  Luciano Guidi, candidato sindaco alle amministrative del 2017 che in vista del ballottaggio, secondo l’accusa, veicolò i propri voti su Fratus in cambio di un posto per la figlia in una municipalizzata, Paolo Pagani, ex direttore generale di Amga, Enrico Barbarese, ex dirigente per lo sviluppo organizzativo del comune, Enrico Peruzzi, suo predecessore, Mirko Di Matteo, ex direttore di Euro.PA, Catry Ostinelli, ex presidente di Amga.  Questi ultimi sono accusati di aver collaborato con i tre indagati principali (Fratus, Cozzi e Lazzarini) al fine di manipolare tre nomine dirigenziali in Euro.PA, Palazzo Malinverni e Amga. Il Comune di Legnano si costituirà parte civile.

In aula a marzo

A questa sarà riunita, su richiesta del pubblico ministero Nadia Calcaterra che ha coordinato l’intera inchiesta, anche la posizione di Flavio Arensi, curatore artistico del Comune di Legnano per il quale sarebbe stato cucito un bando su misura. Per Barbarese, inoltre, il giudice, dopo la sentenza di condanna di Fratus, Cozzi e Lazzarini, aveva ordinato il rinvio degli atti al pm in relazione al reato di false attestazioni in atto pubblico. Barbarese dichiarò, per ottenere l’incarico legnanese, di non avere precedenti penali né di avere procedimenti pendenti in corso. Questo nonostante avesse già ricevuto l’avviso di garanzia in relazioni al suo coinvolgimento in un’indagine della procura di Livorno in relazione alla discarica di Rimatera. Riuniti i fascicolo il 30 marzo si tornerà in aula. In quella sede Il Gup deciderà su eventuali richieste di ammissione al rito abbreviato (anche se probabilmente non ce ne saranno) o eventuali rinvii a giudizio.

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