Blitz PD-M5S al Pirellone: «Commissariato Fontana». Il centrodestra invoca Mastella

MILANO – Mattinata di tensione nell’aula del Pirellone: il PD e il Movimento 5 Stelle protestano in modo plateale esponendo cartelli contro il «commissariamento» del presidente Attilio Fontana, alla prima uscita in Consiglio regionale con i nuovi assessori Moratti, Guidesi e Locatelli. «Presidente dimezzato» l’accusa del capogruppo Dem Fabio Pizzul. Ma il governatore chiarisce: «Con la nuova squadra, un segnale forte di un cambio di passo». E dai banchi del centrodestra intonano il coro “Mastella, Mastella” già sentito ieri, 18 gennaio, alla Camera dei Deputati nel corso del dibattito sulla fiducia al premier Giuseppe Conte.

La protesta in aula

Questa mattina, nel corso della seduta del Consiglio regionale della Lombardia, le opposizioni hanno esposto cartelli con le scritte “No alla sanità della poltrone”, “La Lega ci frega”, “Golpe in Lombardia, Fontana Commissariato”, “Salvini badante di Fontana”, “Sanità non fa rima con stupidità” e “Chiedete scusa ai Lombardi” per protesta sulla gestione della pandemia e sul rimpasto. «Fontana è ormai commissariato e non ha più nessuna credibilità – dichiara il capogruppo M5S Massimo De Rosa – cosa farà nell’immediato nell’interesse dei Lombardia non è dato di sapere. Al momento la giunta lombarda è solo quella delle uscite infelici. Parlare di PIL quando si parla di salute pubblica è discriminatorio. Il M5S vuole la Lombardia fuori dalla zona rossa, ma ora basta con le buffonate alla Fontana. Con la salute dei lombardi non si scherza».

La relazione di Fontana

«Stiamo vivendo un momento decisivo per la nostra regione, e anche dall’entusiasmo e dalla determinazione della nuova Giunta passa il rilancio della nostra Lombardia – ha dichiarato il governatore Attilio Fontana nel suo intervento di fronte al Consiglio regionale – con la scelta di questa nuova squadra, maturata in pochissimi giorni ed in un clima di collaborazione costruttiva con tutte le forze di maggioranza, ho voluto dare un segnale forte: serve un cambio di passo, per essere all’altezza delle grandi sfide che abbiamo di fronte nei prossimi mesi e nei prossimi anni».

La stoccata con lo sguardo al Senato

Fontana ha anche paragonato il rimpasto lombardo con la crisi in corso a Roma: «Abbiamo sentito pronunciare spesso, e forse in modo inappropriato e retorico, la parola “costruttori”. Non voglio entrare nel merito delle vicende nazionali, ma il Governo del nostro Paese non può permettersi questa debolezza nel momento in cui deve vaccinare milioni di italiani e presentare all’Europa una proposta seria di Recovery Plan. Qui invece non abbiamo perso tempo in chiacchiere e polemiche ma, da buoni lombardi, ci siamo rimboccati le maniche e con rinnovato slancio abbiamo continuato a lavorare avendo in mente un solo, grande obiettivo: costruire il presente e il futuro per i nostri cittadini e le nostre imprese».

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