Lombardia, Fontana svela il rimpasto. «Gallera stanco». Moratti al suo posto

MILANO – Conferenza stampa-lampo del governatore della Lombardia Attilio Fontana: il rimpasto di giunta è fatto. Ma i nuovi assessori si presenteranno solo domani mattina, in un altro appuntamento con i giornalisti a Palazzo Lombardia. Confermate le indiscrezioni della vigilia sulla nuova squadra di governo di Regione Lombardia: escono Gallera («è stanco e ha condiviso un avvicendamento» fa sapere Fontana), Piani e Cambiaghi, al loro posto Letizia Moratti, Alessandra Locatelli e Guido Guidesi, con una riorganizzazione delle deleghe. Nuove forze fresche per continuare a guardare con determinazione e fare in modo che la regione possa ricominciare a correre come negli scorsi anni». Gli stessi concetti che da giorni ripete il leader della Lega Matteo Salvini, che piazza il suo fedelissimo Bolognini alla comunicazione e allo sviluppo della città metropolitana, delega strategica in vista del voto amministrativo a Milano.

Le new entry

L’ex sindaco di Milano e già ministro dell’istruzione Letizia Moratti fa il suo ingresso nella giunta regionale con il ruolo di vicepresidente e assessore al welfare, al posto del sacrificato Giulio Gallera, che tornerà a fare il consigliere regionale. «Ha svolto un lavoro molto pesante – lo congeda così il governatore Fontana – è particolarmente stanco e ha condiviso un avvicendamento». Gli altri due ingressi di peso sono in quota Lega: l’ex ministro della famiglia Alessandra Locatelli alla guida del nuovo assessorato alla famiglia, solidarietà sociale, disabilita è pari opportunità, in sostituzione di Silvia Piani ma acquisendo anche alcune deleghe del leghista Bolognini, mentre l’ex sottosegretario ai rapporti con il parlamento Guido Guidesi, originario di Codogno, assume la guida del nuovo super-assessorato allo sviluppo economico, ereditando gli incarichi del forzista Alessandro Mattinzoli e le nuove deleghe al Recovery Plan e ai ristori Covid.

La riorganizzazione

Spacchettato l’assessorato allo sport e giovani di Martina Cambiaghi, che lascia la giunta: la delega allo sport va al campione olimpico Antonio Rossi che però rimane sottosegretario alla presidenza del Consiglio, quella ai giovani confluisce nel nuovo assessorato affidato al leghista milanese Stefano Bolognini, “uomo” di Salvini, che si occuperà di sviluppo della città metropolitana, giovani e comunicazione. Tra le altre novità, l’ex vicepresidente Fabrizio Sala amplia il proprio raggio d’azione anche all’istruzione (oltre a università e innovazione), mentre l’altra forzista Melania Rizzoli mantiene le deleghe a formazione e lavoro. Sempre in casa azzurra, si salva il gelminiano Mattinzoli, nuovo assessore alla casa e all’housing sociale, mentre le altre deleghe non vengono toccate. Infatti Stefano Bruno Galli resta in sella come assessore alla cultura e all’autonomia, mentre Rossi (anch’egli in quota Lombardia Ideale), che era in predicato per una promozione in giunta, rimane sottosegretario.

Fontana: «Siamo stati rapidi»

«Un lavoro molto intenso dedicato all’ascolto di idee, progetti e anche critiche per assumere importanti decisioni sul futuro» ha definito così in questa fase il presidente Attilio Fontana. L’obiettivo è «la ripartenza della Lombardia», per «rimettere avanti a tutti la locomotiva del Paese nella ripresa». Il governatore rimarca, riecheggiando anche qui Salvini, la «rapidità» dell’operazione di restyling e dà l’appuntamento a domani mattina, 9 gennaio, per una nuova conferenza stampa di presentazione dei neo-assessori.

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