A Casorate riapre anche la discarica ed è subito coda. Cassani indignato

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CASORATE SEMPIONE – A Casorate Sempione sembra che sia iniziata la fase 2. Dopo aver riaperto il cimitero, il sindaco Dimitri Cassani ieri 6 aprile ha rimesso in funzione anche la piattaforma ecologica di via Roma. Immediatamente si è formata una lunghissima coda che, partendo dall’ingresso nel bosco, nelle ore di punta arrivava in strada. I tempi di attesa per entrare si sono avvicinati alle due ore.

Casorate in controtendenza

Si tratta dell’ennesima scelta in controtendenza di Casorate Sempione rispetto ai Comuni del circondario. A Somma Lombardo il Centro di raccolta rifiuti comunale è chiuso. Stesso discorso a Cardano al Campo (dove si ipotizza la riapertura al 15 aprile, salvo ulteriori proroghe) e ad Arsago Seprio, paese simile per caratteristiche e dimensioni, dove addirittura è stata predisposta la raccolta del verde a domicilio. A Casorate invece la discarica è stata riaperta, senza nemmeno pensare di regolamentare gli accessi con prenotazioni obbligatorie o ingressi scaglionati in ordine alfabetico o in base alla via di residenza. Il risultato? Attese estenuanti prima di riuscire a entrare, come dimostrano le numerose immagini e video pubblicati in rete e sulle chat.

Di chi è la colpa?

La colpa è stata chiaramente scaricata sui cittadini e sui comportamenti dei singoli. Il sindaco ieri sulla propria pagina ha caricato un immagine della lunga coda e ha commentato: «Ho chiesto collaborazione, ho precisato che la discarica sarà aperta normalmente e che non c’era bisogno di andare tutti oggi, ho chiesto per cortesia di andare solo se strettamente necessario. Questo é il risultato, con gente che butta 2 scatole di cartone. Complimenti».

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Le forze dell’ordine

La decisione del Comune di riaprire senza regolamentazioni ha inoltre reso necessario l’intervento dei volontari, della polizia locale e persino dei carabinieri per gestire il notevole afflusso. Per una coda davanti alla discarica – evitabile con un’organizzazione più efficiente o con scelte simili ai Comuni limitrofi – le forze dell’ordine sono state dunque distolte dai loro molteplici impegni, proprio in un momento delicatissimo dell’emergenza sanitaria in corso. A confermarlo è lo stesso Cassani in una successiva comunicazione alla cittadinanza: «Per tutto il giorno c’è stato un addetto della vigilanza a regolare gli accessi alla discarica, una pattuglia dei carabinieri in congedo che ha fatto vari accessi, qualche pattuglia dei carabinieri che ha controllato varie volte, e da ultimo una pattuglia della polizia locale». Ma per l’amministrazione la responsabilità di quanto accaduto, chiaramente, è da imputare ai singoli cittadini.

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