Cassani: «Le parole di Bianchi fanno male alla Lega. Non l’ostruzionismo di Angei»

VARESE – «Non saprei dire se l’ostruzionismo di Angei possa recare danno alla Lega. Posso invece dire che le tua (di Bianchi ndr) presa di posizione fa male al nostro movimento». La lettera che il segretario Cassani ha scritto a Matteo Bianchi è molto più lunga dell’affermazione finale. Ma è sufficiente la conclusione della missiva per accendere il fuoco e scaldare il clima su una Lega sempre più irrequieta. Ma andiamo con ordine, fissando quale punto fermo la decisione di Bianchi di disertare la discussione del bilancio poiché non in sintonia con qualche collega di partito.

Caro segretario ti scrivo…

Da quanto si dice, il primo a prendere carta e penna (ma forse semplicemente a scrivere un messaggio o inviare una mail) è stato Matteo Bianchi. Il consigliere leghista, infatti, dopo aver annunciato in conferenza stampa la sua diserzione, anche per protestare con la linea politica non concordata da tutto il gruppo consigliare leghista, ha chiarito i termini della sua scelta. Lettera, a quanto è stata inviata urbi et orbi. Sicuramente a tutti gli apicali regionali, provinciali, cittadini e consigliari della Lega.

Bianchi, dice chi quella lettera l’ha vista, attacca con un inequivocabile “atteggiamenti lesivi nei confronti del movimento”. E poi scrive che l’approvazione del bilancio, anziché essere vista come momento di confronto utile a migliorare il documento finanziario del Comune è stata vissuta da qualcuno “come il prendersi un posto al sole”. E pur non facendo nomi, mette un numero che ben fa capire che il bersaglio è Stefano Angei, reo di aver depositato “oltre 100 emendamenti meramente ostruzionistici”. Insomma, la lettera, che richiama (se vogliamo) l’incipit di una nota canzone di Lucio Dalla, è stata scritta da Bianchi non certo per distrarsi un po’.

Bianchi avvisato, mezzo salvato

Da questo pomeriggio (giovedì 22 dicembre) negli ambienti leghisti, infatti, girano sia la missiva esplicativa di Bianchi che la piccata risposta di Cassani. Risposta distensiva nei toni fino alla ultime righe. Parole suonano come un avvertimento per chi intende cantare fuori dal coro. Bianchi compreso. Non solo, Cassani sottolinea anche il fatto che tre consiglieri su cinque del gruppo Lega in consiglio a Palazzo Estense non sono iscritti alla sezione.

Insomma, in Lega c’è chi ha fatto scorta di pop corn e ha deciso di godersi “il film”. Che però ha tutti gli elementi di essere una serie, di quelle che tanto vanno di moda ora e che potrebbe avere come titolo: “Il Carroccio rovente”. E nel mentre, nel salone Estense la seconda serata di consiglio sul bilancio va avanti nel massimo rispetto della ritualità politica: l’opposizione presenta gli emendamenti e la maggioranza ne boccia uno dopo l’altro.