Bianchi boccia bilancio e consiglieri leghisti: «Solo ostruzionismo. Non partecipo al voto»

VARESE – Matteo Bianchi boccia il bilancio, ma anche l’atteggiamento di «qualche consigliere del mio partito che ha avuto un atteggiamento ostruzionistico e ha perso l’occasione di contribuire con proposte concrete e davvero utili a migliorare un documento privo di programmazione e davvero minimalista per una città capoluogo e dal respiro europeo qual è Varese. Per questo non parteciperò al voto». Bum, sul Carroccio scoppia un altro colpo di mortaio. Altro che clima natalizio. E il colpo viene messo a segno dall’ex candidato sindaco, leghista, del centrodestra.

L’assenza annunciata di Bianchi

Ad annunciare la diserzione, «perché non me la sento di incassare un gettone di presenza per partecipare a discussione che non porta a nulla» è lo stesso Bianchi. E lo fa nella conferenza stampa delle minoranze convocata (oggi, mercoledì 21 dicembre) poco prima l’inizio del consiglio. E forse non è un caso che alla conferenza stampa si registra l’assenza dei consiglieri leghisti.

Una presa di posizione quella di Bianchi, che solo qualche mese fa non si sarebbe verificata in Lega. Nemmeno nel Comune più piccolo e periferico. Figuriamoci a Varese. E invece, la non partecipazione al voto, ma soprattutto il fatto che Bianchi non si sia nascosto dietro a un’assenza diplomatica è il segnale che, anche in Lega, tutto è cambiato o che qualcosa sta cambiando. Ora resta da capire quale reazione avrà il partito davanti a quello che appare l’ennesimo granello di sabbia negli ingranaggi della nuovo motore leghista.

La doppia bocciatura

«Il nostro e anche il mio giudizio sul bilancio – ha spiegato Bianchi – resta negativo e in linea con il giudizio degli anni precedenti. E’ un documento privo di prospettiva, anche se più volte abbiamo portato proposte progettuali migliorative per una città importante qual è Varese. Stiamo parlando di un capoluogo mitteleuropeo, che non può non cogliere l’occasione delle Olimpiadi invernali e che deve sapere muoversi da protagonista anche su scenari e contesti di caratura europea».

E poi la bordata interna: «Devo anche dire con un po’ di rammarico che alcuni all’interno del mio gruppo hanno avuto un approccio ostruzionistico. Chi ha fatto amministrazione sa cosa significa bloccare gli uffici su questioni non di merito. Per questo non parteciperò al voto, poiché voglio evitare di far spendere ai contribuenti un gettone di presenza che ritengo a questo punto inutile. Credo, tanto per citare Maroni, che tutti noi consiglieri dovremmo portare avanti un metodo ambrosiano. Ovvero concreto».

Bison critica, ma resta in aula

Parole condivise anche dal capogruppo leghista Barbara Bison che ha presentato un solo emendamento sulla manutenzione strade: «Ma quale bilancio coraggioso? E’ un documento scellerato. Sono stati trascurati i bisogni della gente, i servizi sociali ad esempio. Lo reputo un bilancio per nulla ambizioso e non rispondente alle necessità di una grande città». E ancora: «Vanno bene le luci faraoniche natalizie, ma prima degli orpelli servono opere concrete».

Bocciatura su tutta la linea di opposizione

«Non sono d’accordo su questi atteggiamenti ostruzionistici – dice Roberto Puricelli di Grande Varese– certe emendamenti servono solo a intralciare i lavori. Sono deluso sia dall’atteggiamento di alcuni colleghi di minoranza che hanno perso l’occasione per dare sostanza al dibattito e migliorare il documento». Puricelli deciderà a discussione avvenuta se bocciare il documento oppure se seguire Bianchi nella scelta del non voto.

Duri gli interventi di Salvatore Giordano di Fratelli d’Italia e di Stefano Clerici di Varese ideale. Entrambi hanno definito il bilancio «non degno di una città come Varese». Anzi Clerici è stato ancora più duro: «Siamo di fronte a un documento vessatorio». Infine Luca Boldetti del Polo delle Libertà: «Questa maggioranza mente quando dice che non ci sono stati aumenti. Basta andare a vedere canone unico patrimoniale e tassa di soggiorno».