L'”obbedisco” di Antonelli: obbligato dal centrodestra a ricandidarsi in Provincia

provincia centrodestra antonelli
Marco Magrini e Emanuele Antonelli: una volta ci eravamo tanto amati!

VARESE – Il candidato del centrodestra alla presidenza della Provincia di Varese sarà ancora Emanuele Antonelli. Il sindaco di Busto Arsizio, presidente uscente, è stato “convinto” dalla coalizione a ripresentarsi. Obtorto collo, dopo che aveva annunciato l’intenzione di sfilarsi dalla corsa, per via delle incertezze sulla compattezza dei partiti al voto, in particolare dopo la discesa in campo del “civico” Marco Magrini.

Il diktat della Santanché

«Il presidente uscente non può non ricandidarsi» gli avrebbe detto con tono ultimativo la coordinatrice regionale di Fratelli d’Italia Daniela Santanché in una telefonata di fuoco. E Antonelli alla fine sembrerebbe aver ceduto al pressing portato avanti ormai da tempo dal segretario provinciale Andrea Pellicini, in tandem con l’ex vicepresidente della Regione Mario Mantovani: un “obbedisco” alla linea del partito, nonostante tutti i dubbi su una scelta, quella del centrodestra, che arriva in extremis dopo settimane di tira-e-molla, e dopo che il candidato “in pectore” di Forza Italia, il sindaco di Gorla Maggiore Pietro Zappamiglio, ha fatto un passo indietro.

Candidato controvoglia

Antonelli accetta di correre controvoglia, e lo ha detto a chiare lettere nel vertice via Zoom del centrodestra di oggi, 21 dicembre. Rinfacciando alla coalizione di aver perso tempo e di non avergli chiesto subito di ripresentarsi quando ancora Marco Magrini avrebbe potuto sostenerlo: risale a due mesi fa il clamoroso abbandono della “call” da parte dell’allora commissario della Lega Stefano Gualandris quando il presidente uscente parlava bene del sindaco di Masciago Primo.

Forza Italia da “risarcire”

Oltre a sancire il via libera all’Antonelli-bis, il summit della coalizione ha stabilito anche che Forza Italia – partito a cui sarebbe spettata la poltrona di presidente della Provincia sulla base degli accordi intercorsi ai tempi delle elezioni amministrative nelle tre grandi città (Busto, Varese e Gallarate) – riceverà una compensazione, ancora da definire, per la rinuncia a mettere la propria “bandierina” su Villa Recalcati. E ora arriverà la parte più difficile: tenere uniti i partiti della coalizione (Lega in primis, con le fibrillazioni del Comitato Nord) per garantire la rielezione di Antonelli, mentre il centrosinistra potrebbe ricompattarsi su Magrini per tentare un clamoroso sgambetto, come già nel 2014 quando il Dem Gunnar Vincenzi si insediò in Provincia.

provincia varese antonelli presidente – MALPENSA24