Successo per la cena di Varese Solidale. E il San Vittore Festival continua a teatro

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Alcuni momenti della cena solidale in piazza: in basso a destra il sindaco Galimberti con il conduttore Laudadio

VARESE – Il San Vittore Festival continua tra appuntamenti tradizionali e spettacoli. Dopo la cena di Varese Solidale che si è svolta ieri sera, quella di oggi, domenica 5 maggio, è la giornata clou della festa del patrono, con la consegna della Girometta d’oro e degli altri premi in Comune e la messa solenne in Basilica. Si prosegue domani sera, lunedì 6 maggio, al Teatro di Varese. Alle 21 (biglietti a 15 euro) andrà in scena un’opera dedicata a santa Rita da Cascia.

Ieri sera la cena

Come sempre numerosa la partecipazione dei varesini alla cena sotto il tendone, che si è svolta nella serata di ieri in piazza San Vittore. Un evento, con la conduzione di Max Laudadio, che ha visto la presenza di autorità, associazioni e tanti varesini che hanno voluto dare il loro contributo all’occasione solidale di raccolta fondi. In totale sono stati più di 400 i presenti. «Come sempre la risposta di Varese è eccezionale. Grazie a tutti», il commento del sindaco Davide Galimberti. Il ricavato dell’iniziativa, insieme a quello della Lotteria di Varese, sarà devoluto a cinque realtà che distribuiscono aiuti alimentari in città: Associazione Banco Nonsolopane, Associazione Pane di Sant’Antonio, Croce Rossa Italiana, Emporio Solidale, Mensa delle Suore della Riparazione.

Il tavolo del sindaco (foto Fb Davide Galimberti)

Gli appuntamenti liturgici

Oggi si prosegue con gli appuntamenti tradizionali, dalla fiaccolata ai premi della Famiglia Bosina fino alle celebrazioni religiose, con la messa delle 11.30 con il rito del Faro, che prevede l’accensione di un pallone di bambagia a memoria del sacrificio del santo. «La patronale cittadina di san Vittore – dice il prevosto monsignor Luigi Panighetti – è occasione per vivere giorni di festa e riflessione. La figura del santo soldato mauritano può aiutarci a riflettere, interrogarsi e confrontarsi su tematiche universali che viviamo quotidianamente e che coinvolgono anche la nostra Città: la pace, l’Europa e la migrazione. Come ogni anno chiederemo a San Vittore di intercedere per la Città, perché guidi il nostro cammino col suo esempio di dedizione e devozione». La celebrazione sarà trasmessa in diretta sul canale YouTube della Comunità Pastorale S. Antonio abate. La giornata di celebrazioni proseguirà alle 16.30 col vespro d’organo del maestro Christian Tarabbia, nella basilica dedicata al santo martire.

La vita di santa Rita

Domani sera, lunedì 6 maggio, sarà invece il teatro di piazza Repubblica ad ospitare “Rita, la donna dell’impossibile”, un’opera nata nel silenzio della pandemia. Da tempo Silvio Scarpolini aveva nel cuore il desiderio di scrivere una “piccola opera musicale” sulla vita di un santo o una santa. L’incontro è avvenuto, (grazie alla devozione della figlia Selene, con Rita da Cascia, la venerata “Santa delle cause impossibili’, che, fin da bimba e poi donna, sposa, madre, vedova, monaca, ha vissuto nella carne l’incontro con Gesù tanto che, nel 1432, il venerdì santo, ricevette una spina dalla corona di Cristo che le si conficcò nella fronte. «Non ho fatto studi di composizione classica, ma sono cantautore e ho scritto canzoni e melodie per bambini – racconta l’autore – i trent’anni nel Coro del Teatro alla Scala, come tenore, hanno permesso di affinare le mie attitudini e il mio gusto musicale. Nell’isolamento forzato della pandemia, seduto al pianoforte, ho individuato un tema musicale e in seguito un altro e poi un altro ancora».

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La vita di Santa Rita da Cascia al centro dello spettacolo nel cartellone del San Vittore Festival

I protagonisti

L’autore: Silvio Scarpolini
Tenore presso il Teatro alla Scala. Cantautore, chitarrista. A 14 anni campione europeo di fisarmonica. Cantautore, compositore, finalista Rai “Un’isola da trovare” e “Inedito per Maria”. Le sue canzoni sono utilizzate in spettacoli teatrali e musicali. È stato Canio de “I pagliacci” nel film di Nuti per il grande schermo.

La regista: Luisa Oneto
Diplomata all’Accademia dei Filodrammatici di Milano (Premio Accademia). Insignita del premio Rosa Camuna nel 2011. Considerata meritevole da Strehler. Diretta da Testori, Battistini, De Monticelli, Zanoletti. Conduttrice Rai per “L’Albero Azzurro”. Regista di spettacoli teatrali, d’opera lirica, musical, anche con artisti di abilità differenti.

La compagnia: Splendor del Vero
Diretta da Luisa Oneto è composta dai talenti più promettenti che frequentano o hanno frequentato la scuola omonima. L’intento nasce dall’amore per il teatro quale mezzo privilegiato per porre l’uomo/artista al centro dell’attenzione e con lo scopo di manifestare la bellezza intesa come l’espressione della gloria di Dio. Attraverso lo studio coordinato da uno staff di professionisti in dizione, tecniche di riscaldamento vocale, arte scenica, teoria musicale, canto, danza, lettura poetica e drammatica, l’aspirante attore si forma nella tecnica della recitazione.

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