GALLARATE – Otto lavoratori in nero scoperti in due autolavaggi di Gallarate (foto di repertorio). E’ il risultato del blitz compiuto nei giorni scorsi dal personale dell’Ispettorato del lavoro, dai carabinieri del Nil di Varese e gli agenti della polizia locale di Gallarate. Hanno eseguito una serie di controlli in città, volti a verificare la normativa in materia di sicurezza sul lavoro e di regolare assunzione dei dipendenti di alcune attività produttive.
Autolavaggi irregolari
Una ventina gli uomini impiegati. Al loro arrivo nei due autolavaggi passati al setaccio, alcuni dei dipendenti “in nero”, originari del Pakistan e del Bangladesh, hanno tentato di allontanarsi ma sono stati bloccati dalle pattuglie che avevano cinturato l’area. Accertate anche in tale circostanza violazioni in materia di sicurezza sul lavoro. Complessivamente, al termine dei controlli, ammontano a 60mila euro le sanzioni amministrative accertate; di pari valore quelle contestate per illeciti di natura penale per i quali verrà informata la procura della Repubblica. Le attività oggetto di controllo sono state sospese. La misura rimane in vigore sino all’avvenuto pagamento di 1000 euro di sanzione e al compiuto adempimento delle prescrizioni imposte ai trasgressori in sede di verifica.
Blitz al mercato
Complitenandosi con il comandante della polizia locale Aurelio Giannini e con gli agenti intervenuti, l’assessore Germano Dall’Igna (Sicurezza) rende noti inoltre i dettagli del blitz compiuto una settimana fa al mercato di Gallarate, i cui risultati erano già stati divulgati il lunedì successivo dal sindaco Andrea Cassani.
Sotto la lente di ingrandimento sono finiti tre banchi di vendita di frutta e verdura. All’esito delle ispezioni due delle tre attività controllate non sono risultate in regola sia per quanto concerne la posizione dei lavoratori, sia per quanto attiene alla normativa in materia di sicurezza dei luoghi di lavoro. Non soltanto sono stati sorpresi tre dipendenti privi di contratto di lavoro, ma sono state contestate diverse violazioni. Entrambe le attività infatti presentavano carenze per la mancanza del Documento di valutazione rischi e assenza dei Dispositivi di protezione individuale. Inoltre è stato accertato che il personale illecitamente impiegato non è mai stato formato, non è stato sottoposto a visita medica così come non sono stati reperiti idonei luoghi di lavoro.
