Benedetta anche Agesp. «Energia, vendita per crescere. E ne usciremo più forti»

La benedizione di monsignor Pagani nella sede di Agesp

BUSTO ARSIZIO – Anche il Gruppo Agesp riceve la benedizione natalizia impartita da monsignor Severino Pagani. Un gesto «particolare, per questo momento che si sta vivendo con tutte le difficoltà che conosciamo», così lo ha motivato il Prevosto di San Giovanni. Ma l’amministratore unico di Agesp Spa Francesco Iadonisi rassicura la sua “squadra”: «Ne usciremo più forti di prima».

Vendesi Agesp Energia

A due giorni dal via libera del consiglio comunale alla procedura che porterà alla cessione del 70% delle quote del “gioiello di famiglia” Agesp Energia, e all’ombra della grande centrale di cogenerazione del teleriscaldamento, dirigenti e dipendenti del Gruppo Agesp si sono trovati nel cortile della storica sede di via Marco Polo per una benedizione natalizia che lo stesso Monsignore ha definito «particolare». E nella quale ha ricordato le parole del Vangelo per sollecitare a «dividere lavoro e profitti secondo competenza, equità e grazia». «Stringiamo i denti e andiamo avanti» l’invito del presidente di Prealpi Gas Riccardo Armiraglio. Presenti anche l’amministratore unico di Agesp Energia Giuseppina Basalari e il direttore generale del Gruppo Gianfranco Carraro, oltre al consigliere delegato alle partecipate Roberto Ghidotti.

Obiettivo: crescere

Al suo primo Natale da “numero uno” della capogruppo Agesp Spa, Francesco Iadonisi (nella foto) ha confermato che è un «Natale non dico difficile ma particolare. Ne usciremo più forti di prima e avremo la possibilità di far vedere il valore della nostra società». Traspare fiducia, perché «il consiglio comunale ha condiviso una proposta che, come management, abbiamo fatto alla maggioranza, evidenziando che mettere sul mercato le quote di Agesp Energia avrebbe posto le basi per una sicura crescita rispetto alla situazione attuale». Non solo una scelta obbligata: «Da tecnico e da manager la vedo come una grandissima opportunità e come l’unica strada per la società per fare un salto di qualità. Poi so che il cambiamento fa sempre paura e capisco le difficoltà nel capire un’operazione complessa».

«La vendita? Un’opportunità»

«Ma qui il punto – chiarisce Iadonisi – non è la sopravvivenza di Agesp Energia, che è una società solida, ma la crescita, altrimenti avremmo potuto anche optare per scelte diverse». Cambierà qualcosa per Agesp Spa in caso di cessione di quote? «Dipende da chi sarà il socio e dalla sua volontà di investire. Noi metteremo dei paletti fondamentali, e il piano industriale sarà la stella polare per definire il futuro della società. Ma la prospettiva è quella di uscire da una dimensione provinciale per crescere ed entrare a far parte di una rete».

busto arsizio agesp iadonisi – MALPENSA24