Commercio, crisi post-Covid. A Cassano il secondo bando di aiuti

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CASSANO MAGNAGO – Sostenere la ricostruzione del tessuto imprenditoriale del territorio, favorendo non solo la ripartenza delle attività interrotte, ma anche l’avvio di nuovi progetti. E quindi compensare – e superare – le chiusure imposte dall’emergenza sanitaria nell’ultimo anno e mezzo. Questo l’obiettivo del secondo bando istituito dal Comune di Cassano Magnago, con il sostegno del Duc (Distretto Urbano del Commercio). Tra risorse regionali e fondi comunali, si parla di un finanziamento complessivo di 13.371 euro, da assegnare alle micro, piccole e medie imprese in possesso dei requisiti richiesti.

Lanciare e rilanciare

Alla base, il desiderio di lasciarsi alle spalle la pandemia, con tutte le conseguenze – anche gravi – che hanno piegato l’economia. Da qui, la volontà di «sostenere l’avvio di nuove attività del commercio, della ristorazione, del terziario e dell’artigianato all’interno di spazi sfitti o in disuso», si legge nel bando. «E rilanciare le attività già esistenti dei medesimi settori, che operano nel perimetro del distretto urbano del commercio, che comprende tutto il territorio comunale». Un’occasione, insomma, per «favorire il sostegno alla vitalità e all’attrattività commerciale dei centri urbani e dei territori».

Gli interventi ammessi

Tra gli interventi ammessi, spiccano in particolare «l’adeguamento strutturale, organizzativo e operativo dell’attività alle nuove esigenze di sicurezza e protezione della collettività e dei singoli consumatori (protezione dei lavoratori, mantenimento delle distanze di sicurezza, pulizia e sanificazione, differenziazione degli orari, ecc.)». Così come «l’organizzazione dei servizi di logistica, trasporto e consegna a domicilio e di vendita online, come parte accessoria di un’altra attività o come attività autonoma di servizio alle imprese, con preferenza per l’utilizzo di sistemi e mezzi a basso impatto ambientale».

Come accedere e le quote

Per poter accedere al contributo, le imprese devono soddisfare una serie di condizioni. Intanto devono essere iscritte al Registro delle Imprese e risultare attive. Ma anche «svolgere attività di ristorazione, somministrazione o vendita diretta al dettaglio di beni o servizi, con vetrina su strada o situata al piano terreno degli edifici». Oppure devono «fornire servizi tecnologici innovativi di logistica, trasporto e consegna a domicilio alle imprese del commercio, della ristorazione, del terziario e dell’artigianato, che coprano in tutto o in parte il territorio del Duc».
Le agevolazioni concesse consistono in «contributi in conto capitale rapportati alla spesa totale ammissibile». Il sussidio, dunque, è concesso come «agevolazione a fondo perduto e non può essere superiore al 50% della spesa ammissibile complessiva (in conto capitale e di parte corrente)». E, in ogni caso, «non superiore all’importo delle spese in conto capitale». La quota, al netto di Iva, è concessa fino a un massimo totale – per singolo operatore – di mille euro. E, comunque, non inferiore a 250 euro.

Tutte le info per le pratiche

Per presentare la domanda, le imprese dovranno utilizzare esclusivamente la modulistica presente sul sito del Comune. La domanda dovrà essere – a pena di esclusione – debitamente compilata in ogni sua parte e
inviata a mezzo Pec a protocollo.comune.cassanomagnago@pec.regione.lombardia.it. Inoltre devono essere allegati: fotocopia del documento d’identità di chi sottoscrive, elenco spese, le fatture e i documenti che attestano l’effettivo sostenimento delle spese, la copia delle quietanze delle fatture relative ai costi sostenuti.
Saranno ammesse domande inviate da una casella di posta elettronica certificata e in formato non modificabile sottoscritte da firma digitale. È ammessa la presentazione di una sola domanda da parte dello stesso soggetto.
Le domande dovranno essere presentate a partire dalle 10 del 15 settembre fino alle 13 del 15 ottobre. Le domande pervenute oltre il termine previsto non verranno ammesse. Tutti i dettagli sono riportati nel bando sul sito istituzionale.

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