Investimenti, pagamenti e riduzione Tari. L’impegno di Cassano per le aziende

CASSANO MAGNAGO – Investimenti, pagamenti e sconti sulla Tari. Sono queste le tre «leve» del Comune di Cassano Magnago utili per «cambiare la vita alle aziende e, quindi, migliorarle». Lo ha detto il sindaco Nicola Poliseno ieri, 30 luglio, in conferenza stampa per mettere in chiaro «la quotidianità e i riguardi» che l’amministrazione ha nei confronti del settore industriale cittadino. A partire proprio dalla necessità che «si facciano investimenti mirati – e portati a termine – a favore delle imprese». Ma anche considerando l’impegno di aver alleggerito molto il problema dei debiti maturati con i fornitori: «Da un 1,5 milioni di euro siamo riusciti ad abbassarlo, secondo i dati aggiornati al 30 giugno, a 49mila. E molti oggi sono già stati pagati». Senza dimenticare uno dei contributi più diffusi, quello delle agevolazioni sulla tassi dei rifiuti per le utenze non domestiche. Con sconti anche del 100% su alcune categorie. Buone nuove anche dal fronte delle piccolo commercio: «Abbiamo sempre viaggiato tra le 380 e 400 imprese, ora siamo a 384. E nei mesi tra aprile e giugno ci sono state 33 aperture e 12 chiusure, con un differenziale, quindi, di 21».

Gli investimenti

Dei contributi del 2020, con molti lavori slittati poi al 2021, «abbiamo investito almeno il 70% sulle strade, in particolare quelle  periferiche e di collegamento». Tra gli esempi, le vie Boscaccio, Tintoretto e Morazzone. «Rappresentano una fetta importante del tessuto industriale. Pensati anche per migliorare la vita delle imprese». Uno dei progetti più significativi è quello della tangenziale, «per collegare non solo le zone industriali, ma anche er connettere aziende e mezzi pesanti».

I pagamenti

«Ho ancora qualche mese da sindaco. E questo mi fa guardare indietro e vedere da dove siamo partiti». Nel 2012, con le «complicazioni» del patto di stabilità «il Comune era arrivato a 1,5 milioni di euro di debiti con fornitori». Oggi la realtà è diversa: «Al 30 giugno siamo scesi a 49mila euro». Non solo: «A oggi, paghiamo a 27 giorni, attraverso un lavoro certosino». In questi anni «il bilancio è stato ribaltato: fino al primo mandato, per pagare i fornitori, abbiamo fatto un accordo con la tesoreria per gli anticipi di cassa. E andavamo in rosso». Così facendo, da una parte «davamo attenzioni ai fornitori», dall’altra, però, «avevamo interessi passivi importanti». Ora il potenziale è differente «possiamo dare le anticipazioni e siamo tutelati». Un modo per dire che «in nove anni abbiamo un bilancio in sicurezza. Il mio impegno è terminare il mandato lasciando una situazione stabile». Con continue variazioni che fungano da monito: «Non è possibile che le aziende che lavorano per il Comune non vengano pagate».

Le agevolazioni Tari

L’altra attenzione per le imprese è sulla riduzione della Tari. Dallo stato, come fondo Covid, sono arrivati 197mila euro per il 2021. A questi, «noi ne aggiungiamo 30mila». Per un totale di circa 230mila euro. In base alle categorie e a quanto hanno subito la crisi sanitaria con le relative chiusure, ci saranno agevolazioni differenti. Il più basso è del 12% e include autorimesse, magazzini, campeggi, distributori, impianti sportivi, uffici e agenzie. Ma anche negozi di produzione tende, tessuti e tappeti, oltre a farmacie, tabaccai, edicole, ortofrutta, pescherie e fioristi. E varie attività artigianali. Sconti del 15% per musei, biblioteche e scuole, oltre a negozi di abbigliamento, calzature e librerie. Sarà dell’80% per alberghi con ristorante e senza, ma anche per motel e b&b, oltre ai parrucchieri. Chiude il 100% di sconto per cinema e teatri, per i ristoratori e per bar, caffetterie e pasticcerie, oltre alle discoteche.

La salvezza delle imprese

Facendo una fotografia alla città, «il numero delle imprese è stabile». Un dato che, ha spiegato Poliseno, negli ultimi dieci anni non è mai variato troppo: «Vuol dire che il tessuto imprenditoriale ha retto bene, anche di fronte alle difficoltà dell’emergenza sanitaria». Nel primo trimestre del 2021 «non si è persa nessuna azienda, nel senso che il numero è rimasto equilibrato tra cessazioni e aperture». Nel secondo trimestre, invece, i dati «hanno avuto un’impennata». In sostanza, erano 377 a fine anno, mentre ora 384. «Molte attività chiedono di venire a Cassano per sfruttare i punti strategici, come vicino all’autostrada o alla pedemontana. E sono, in genere, attività di logistica quelle in cui il fattore trasporto ha un’importanza rilevante importante». Elementi, in ogni caso, «da considerare perché influiscono sulla viabilità, anche causano alcuni problemi. Ma sono la salvezza delle imprese».

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