Cassano vola in Giappone con la mostra sugli eroi manga. Tra action figures e robot

CASSANO MAGNAGO – Dal Giappone a Cassano Magnago. All’ex Chesa di San Giulio sbarca la Japan Toys Exhibition, l’esposizione di action gigures e robot ispirate agli eroi e alle eroine che hanno accompagnato intere generazioni. La mostra, patrocinata dal Comune e supportata dal consolato giapponese, è aperta dal 26 novembre fino all’8 gennaio del prossimo anno, i venerdì pomeriggio, oltre al sabato e la domenica. E’ possibile, per gruppi e scolaresche, contattare l’organizzazione tramite la pagina Facebook per richiedere una visita su appuntamento.

La mostra

L’esposizione conta circa 100 giocattoli, suddivisi tra robot e action figures, tutti esposti al primo piano dell’ex Chiesa di San Giulio. La sezione dedicata ai robot contiene circa cinquanta modelli prodotti e venduti negli ultimi 25 anni. Goldrake, Jeeg, Mazinga Z, Daitarn 3 e tanti altri saranno presenti in diverse versioni che si diversificano per anno di produzione o per casa produttrice, ognuno con le proprie armi, le pose classiche e i vari accessori. Quella delle action figures propone statue prodotte a partire dai primi anni 2000 fino ad oggi. In questa sezione ci saranno modelli, sia statici che posabili, di molti eroi ed eroine. Come Pegasus, i personaggi di One Piece, Dragonball. Ma anche eroine come Rem e le navi di Azur Lane e di Kantai Collection, oltre a Raphtalia e Lamu.

Gli ospiti

L’evento non riguarda solo l’esposizione di giocattoli, ma anche l’intervento di vari personaggi che di volta in volta racconteranno la loro esperienza con la cultura giapponese e come essa faccia parte della loro quotidianità. Tra gli ospiti ci saranno Marco Albiero, Enrico Simonato, James Loyd, Andrea Rotolo, Veronica Cuscusa, Giada Bonanomi, Poliniani Editore, Dokusho Edizioni.

Un mostra interessante

«Sarà una mostra interessante», le parole di Alessandro Passuello, assessore cassanese alla Cultura. «Abbiamo contattato le scuole per far sì che i giovani possano appassionarsi a questo mondo a loro sconosciuto. Sono giocattoli che raccontano il percorso del mondo giapponese che speriamo possano emozionare i bambini di oggi. Se infatti negli anni Ottanta si giocavano con questi modellini, adesso tutto si è perso perché assorbito dal mondo virtuale». E conclude: «Alla fine della mostra abbiamo intenzione di chiudere con un grande evento. Ringrazio Cristina Moni, Cristina Santoro e il collezionista Roberto Scarciello che ha messo a disposizione i suoi pezzi».

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