CASSANO MAGNAGO – «Rifiuti speciali abbandonati con una frequenza ricorrente da diversi mesi ed incendiati». Una segnalazione – «l’ennesima e una delle tante» – fatta dal segretario di sezione del Pd, Tommaso Police, che torna a gamba tesa sui casi di degrado a Cassano Magnago. Una situazione che, purtroppo, continua a ripetersi. Dopo gli episodi di via Trieste, «segnalato non più tardi di qualche settimana fa», e via Dubini, questa volta è toccato alla zona boschiva di via Boscaccio. A comunicarlo all’esponente dem è stato un cittadino, che ha «raccontato gli episodi che è riuscito a documentare». Solo un altro assist per lanciare un appello che viene ormai ribadito come un mantra: «Si tratta di un atto criminoso che deve essere contrastato e fermato subito».
Situazione preoccupante
Di fronte ai numerosi casi, Police non nasconde i suoi timori: «Reputo già grave un abbandono rifiuti come quello segnalato nelle settimane precedenti», dice. «In questo caso, essendo rifiuti speciali e probabilmente tossici, la situazione diventa molto preoccupante, sia per la natura circostante (diversi alberi si sono bruciati), sia per la qualità dell’aria che potrebbe compromettersi a causa dei fumi innescati dai roghi, sia per la sicurezza dei nostri concittadini».
Per fare muro a questo disagio, non mancano le proposte per provare a impedire che si ripeta in futuro. «Sono tante le soluzioni che possono essere messe in atto», prosegue. A partire «dalle foto-trappole», per arrivare «ad una maggior sorveglianza di quell’area». In ogni, caso, quel che conta è l’obiettivo: «È importante agire in fretta per porre fine a questa situazione».
«Ora basta»
La sua parte, «per senso istituzionale e civico», l’ha fatta: «Come consigliere comunale – ma lo avrei fatto anche da libero cittadino – ho provveduto a segnalare alle autorità questa situazione», prosegue il segretario cittadino del Pd. «Con la speranza che si possano individuare quanto prima gli autori di questo scempio inaccettabile». In questo caso sono stati informati anche l’amministrazione comunale del sindaco Nicola Poliseno, il ministero dell’ambiente, Arpa Lombardia e il Noe (Nucleo operativo ecologico) di Milano dell’arma dei carabinieri. Sì, perché «è tempo di smetterla di maltrattare il nostro territorio e l’ambiente che ci circonda: basta».
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