Il rudere di via Buttafava a Cassano non c’è più. Ci son volute le ruspe di Poliseno

CASSANO MAGNAGO – Il rudere di via Buttafava non c’è più. L’ha buttato giù il Comune: dopo aver intimato, invano, ai proprietari dell’immobile di mantenerlo in stato di decoro, ha chiamato le ruspe e ha risolto il problema. «Addebitando i costi alla proprietà» chiarisce il sindaco Nicola Poliseno.

La demolizione

Oggi in via Buttafava c’è solo un cumulo di macerie. Là dove c’era uno stabile degradato. In pieno centro, a due passi dalla chiesa di San Giulio e dalla sede del distretto sanitario. «Questo è quello che succede quando “distinti” proprietari di immobili trascurano e se ne fregano completamente di tutto e di tutti – l’annuncio del sindaco di Cassano Magnago Nicola Poliseno all’indomani dell’azione di forza messa in campo dall’amministrazione comunale – mettendo a rischio le persone, le abitazioni e le attività del vicinato, l’igiene e il decoro della zona». Inaccettabile, per Poliseno e la sua giunta, il degrado nel bel mezzo della città. Di qui la decisione di agire in prima persona. «Per questo ci ha dovuto pensare il Comune – spiega il sindaco di Cassano – attivate le ruspe e in quattro giorni risolto il problema. E riaperta la via Buttafava per farla tornare alla normalità». Un’azione che il Comune farà pagare ai proprietari dello stabile: «Tutto doverosamente addebitato alla proprietà» fa sapere il primo cittadino.

Il risultato

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