Elezioni 2019: «A Castano il candidato del centrodestra sarà della Lega»

CASTANO PRIMO – Una cosa è certa: il candidato sarà il loro. Ma per il nome (anche se a dire il vero qualche indiscrezione è già cominciata a circolare ormai da diverse settimane in città) e per sapere soprattutto se sarà alleanza o meno con altri gruppi e realtà, bisognerà attendere ancora qualche tempo. Intanto, però, ecco le prime indiscrezionie e a darle è Daniele Rivolta, segretario della Lega Nord di Castano Primo, che lo dice e lo ridice in più occasioni, per fare finalmente chiarezza una volta e per tutte e in modo particolare per lanciare un messaggio chiaro e preciso in vista delle prossime elezioni comunali in programma nel 2019.

Il segretario cittadino Daniele Rivolta

«Partiamo innanzittutto con il sottolineare che la Lega c’è e ci sarà come ormai da 20 anni a questa parte – afferma – Il lavoro fatto è stato davvero tanto e i risultati sono sotto gli occhi di tutti, perchè sono numerose le persone che si sono avvicinate e pure molti giovani. Quindi, so bene che la cittadinanza aspetta di conoscere chi sarà il candidato, però ad oggi posso anticipare soltanto che quest’ultimo sarà sicuramente nostro (qui non c’è ombra di dubbio)». Il nome, allora, uscirà dal Carroccio; su possibile alleanze o meno, invece… «Abbiamo partecipato già ad alcune riunioni con varie forze politiche – continua Rivolta – L’idea è quella di creare il classico Centrodestra, pertanto mancando una forte percentuale di Fratelli d’Italia, la parte significativa sarà di certo la nostra, più eventualmente Forza Italia. Con altre liste civiche c’è stato modo di parlare e ci sarà in futuro, per capire quali sono gli obiettivi che le spingono a voler partecipare alla tornata elettorale. Mentre per quanto concerne il programma specifico e dettagliato, lo presenteremo a tempo debito, perchè ricordo qualche anno fa una persona vicina a noi aveva proposto un’area cani in parco Sciaredo e ci siamo trovati, da parte di chi poi ha vinto, una campagna elettorale in gran parte basata proprio sulla zona in questione. Mi limito, dunque, a dire delle semplici cose: situazione moschea, sicuramente non bisognava agire così, non bisognava dare il permesso e dopo bisognava evitare di scaricare le colpe su altri (Regione Lombardia, la legge, ecc…)».
Ancora, la tassa rifiuti. «Il servizio è diventato peggiore, mentre i soldi da pagare sempre di più, di conseguenza ci sarà da revisionare completamente il sistema portato avanti dall’attuale Amministrazione. E arriviamo, ora, al PGT: noi in questo momento abbiamo pagato 120 mila euro per una piccola modifica alla variante. In poche parole con i soldi che si spendono neanche per una variante generale, abbiamo un piano particolareggiato della piazza che non si sa se servirà o meno. Fino al campo sportivo; bene, chi guiderà Castano in futuro si ritroverà ad avere per 20 anni oltre 200 mila euro annui in spesa corrente appunto per la struttura. Già, 200 mila che giustamente portano i cittadini a pensare “chissà quante cose si faranno con tutti questi soldi?”, in realtà ci sarà semplicemente un nuovo blocco spogliatoi, i campi in erba sintetica e una nuova palestrina. Valutate voi se è giusto o meno. Voglio solo fare un appunto: a Magenta hanno messo in programma il restyling del campo (come è il nostro caso) e hanno fatto una richiesta tramite un bando in Regione Lombardia per 380 mila euro, che vuol dire un anno e mezzo circa delle nostre quote per avere più o meno gli stessi interventi. Beh, io qualche domanda me la farei».

Sicurezza e vicinanza al territorio

Dal passato e dal presente, arrivando poi al futuro. «Se dovessimo salire al governo della città – conclude ilò segretario leghista – Il primo passo sarà di certo intervenire sulla sicurezza. Mi riferisco a varie situazioni che si trovano sia in piazza, sia nei parchetti pubblici che non sono quelli di Sciaredo o accanto alla via Giolitti, dove ci sono realtà abbastanza precarie e condizioni di paura a frequentare quei posti. Insieme, ovvio, a risolvere la diatriba Comune e associazione ‘Madni’ per ciò che concerne la moschea».

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