Castano, il sottopasso di via Lonate motivo di polemiche: esposto e repliche

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CASTANO PRIMO – Già tema di discussioni e contrasti, di nuovo scatena polemiche. Sempre e ancora una volta il sottopasso di via Lonate a Castano Primo (per intenderci, la zona nord della città), insomma, al centro delle attenzioni. Ma stavolta si è andati oltre le normali e classiche polemiche: da una parte, infatti, ci sono le dichiarazioni fatte solo qualche settimana fa (e precisamente, in occasione della presentazione della lista “Il Patto del Cambiamento“) dalla consigliera regionale Silvia Scurati (“Oltre a portarvi il saluto volevo portarvi qualche notizia che magari può anche essere utile a voi castanesi presenti che, così, può pure indirizzarvi nella scelta più giusta. Ad oggi posso dirvi che in caso appunto chiaramente Morena Ferrario diventasse sindaco, nel mese di giugno, in fase di bilancio di Regione Lombardia, effettueremo una variazione per mettere mano insieme a Regione e Ferrovie alla problematica viabilistica che avete”); dall’altra, invece, ecco prima l’esposto alla Procura della Repubblica ed ai carabinieri presentato dall’attuale primo cittadino Giuseppe Pignatiello e, quindi, la replica dello stesso schieramento di Centrodestra (che riunisce al suo interno Lega, Forza Italia, Fratelli d’Italia e la civica “Noi con Ferrario”) e della stessa consigliera Scurati.

Il sindaco Pignatiello ha presentato un esposto

«Quanto detto dalla consigliera Scurati è un fatto gravissimo, inaccettabile, una bugia, un modo per provare a confondere i castanesi, cercando di ottenere voti in cambio di un qualcosa che non è possibile – afferma Pignatiello – Regione Lombardia se deciderà di intervenire lo farà qualsiasi sia la futura Amministrazione comunale e nessun consigliere regionale si può permettere di portare una promessa di questo tipo. Ancora, non può un rappresentante regionale, un pubblico ufficiale pensare di utilizzare il proprio potere per contaminare il voto dei cittadini. Ognuno deve sentirsi libero di esprimere la sua preferenza per chi ritiene essere all’altezza di questo ruolo ed è per tale motivo che mi sono trovato costretto a prenstare un esposto in Procura ed alle Forze dell’ordine. Rimango, altresì, colpito dal mancato intervento da parte della candidata Morena Ferrario, in quanto credo che per rendere degno il ruolo del primo cittadino sia indispensabile stigmatizzare comportamenti evidentemente scorretti e fuori luogo come quello che è accaduto nei giorni scorsi».

La replica de “Il Patto del Cambiamento”

E quell’intervento proprio del “Patto del Cambiamento”, alla fine, è arrivato: «Ringraziamo Pignatiello per la campagna elettorale che ci sta facendo – si legge in un comunicato stampa – Nel suo ultimo video invita i cittadini a fare distinzione tra chi (Morena Ferrario) si sta adoperando per trovare soluzioni per l’annoso problema della zona nord e chi come lui non ha fatto niente in 5 anni per risolverlo. La consigliere regionale Silvia Scurati ha fatto una dichiarazione di disponibilità e impegno per i castanesi al fine di reperire le risorse finanziarie per il problema dell’abbandono dei cittadini residenti a nord del muro. L’ha fatta pubblicamente in massima trasparenza, non di certo andando a casa dei castanesi a cercare loro il voto con una scusa di copertura tipo un caffè o un compleanno della nonna. È ovvio anche ad un bambino che le proposte, gli emendamenti al bilancio o le mozioni si fanno nell’interesse di quei cittadini che ti pongono un problema per avere una soluzione. Pignatiello non chiede, ma pretende (solo per poi lamentarsi che non gli è stato dato un aiuto), mortificando la sua figura istituzionale e le persone che rappresenta. Noi continuiamo a lavorare per riunire la città e chiediamo in massima trasparenza il voto e il sostegno di tutti i castanesi. Con noi il muro non sarà più un problema».

La consigliera regionale Silvia Scurati

Così come anche la risposta della stessa consigliera Scurati: «Trovo alquanto stucchevole e patetico il tentativo di difendersi da anni di immobilismo, con lo slancio amministrativo rappresentato unicamente dal tentativo di edificare una moschea, infangando gratuitamente la mia persona. Stessa cosa riguarda pure chi oggi si presenta alle elezioni con una parvenza civica che tenta di avere pubblicità nella corsa elettorale insultando la mia persona. Forse la mia presenza sul territorio e l’ascolto alle problematiche che da anni affliggono Castano, e segnalatemi da Daniele Rivolta e Morena Ferrario, sono state mal digerite dall’Amministrazione uscente e da chi compete alle amministrative. In un anno dal mio insediamento in consiglio regionale solo Rivolta e Ferrario mi hanno spiegato l’annoso problema del sottopasso, prendendomi di conseguenza l’impegno a portare avanti la loro accalorata battaglia per collegare le due parti della città, come uno dei punti centrali del programma amministrativo del Centrodestra e con il legittimo sogno di realizzare ciò che altri non sono riusciti a fare. Non mi risulta che l’Amministrazione uscente o altri candidati mi abbiano mai chiesto un incontro sullo stessa tema. Peccato perché avrei ricevuto con gioia anche chi ora mi lancia accuse pesantissime e infondate! Mi pare superfluo sottolineare, ma lo faccio visto che per alcuni non è chiaro, che da sempre Regione Lombardia è accanto a tutte le Amministrazioni indipendentemente dal loro colore politico e spetta al consigliere legiferare e fare proposte. Proposta che, infatti, ho avuto modo di esporre nella serata politica di presentazione del candidato sindaco Ferrario. Altri inviti a sostenere il sottopasso in altrettante serate di candidati non li ho ricevuti. Aggiungendo altresì che l’esegesi del mio pensiero spetta solo alla sottoscritta senza che altri giungano a conclusioni che non mi appartengono. Resto a disposizione di tutti i cittadini, come faccio sempre. Ovviamente ho dato mandato ai miei legali di provvedere a tutelare la mia onorabilità, la mia onestà e il mio modo di agire in maniera trasparente che da sempre mi contraddistinguono senza consentire di essere diffamata da chi non ho neppure il piacere (o meglio il dispiacere) di conoscere. Stiano, dunque, tranquilli che la denuncia partirà dal mio avvocato, ma questa volta è vera e non un semplice annuncio».

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