Busto, Gallera in visita all’ospedale. Arriva la cartella clinica elettronica

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BUSTO ARSIZIO – L’ospedale del futuro è già presente. Questa mattina in coda alla visita al nosocomio di Busto dell’assessore regionale alla Sanità Giulio Gallera, il direttore generale Eugenio Porfido ha presentato il progetto di portare il wi-fi in tutti i presidi sanitari dell’azienda. L’obiettivo è implementare il sistema informativo. Che permetterà di introdurre in maniera definitiva la cartella clinica elettronica.

Gallera conferma: «L’ospedale si farà»

Questa mattina, mercoledì 8 maggio, l’assessore regionale Gallera, prima di arrivare a Busto, ha inaugurato, insieme all’assessore regionale Raffaele Cattaneo e al sindaco di Saronno Alessandro Fagioli, la struttura di Area Territoriale di Saronno dell’Asst Valle Olona, che accoglie molteplici servizi dedicati ai cittadini e soprattutto alle fragilità. «Ho visitato l’ospedale e incontrato i lavoratori – ha dichiarato Gallera – Regione Lombardia crede molto nella qualità di questo presidio, che continuerà a essere strategico nel sistema sanitario territoriale. Abbiamo investito 9,6 milioni per il biennio 2019/2020 per dotazioni tecnologiche innovative, interventi di ristrutturazione e messa in sicurezza degli edifici».

L’assessore ha poi visitato anche l’ospedale di Somma Lombardo e infine quello di Busto Arsizio, dove ha parlato dell’impegno di Regione sul progetto dell’ospedale unico di Busto e Gallarate, ribandendo percorso e finanziamenti e confermando che a Milano è stato deliberato lo stanziamento di un milione di euro per lo studio di fattibilità.

Le prove per l’ospedale di domani

L’arrivo del wi-fi in tutti i presidi ospedalieri dell’azienda, l’introduzione della cartella clinica elettronica sono due segnali importanti. «Tutto questo – ha spiegato il direttore generale Porfido – deve essere letto come un avvicinamento al nuovo ospedale. Nel senso che il nostro obiettivo è quello di introdurre soluzioni che poi verranno trasferite in quello che sarà il nuovo nosocomio». Insomma benefici che guardano al futuro, ma che hanno importanti ricadute anche sull’operatività dei medici nel presente: «Poter disporre della cartella clinica elettronica – ha spiegato Porfido – significa poter ricostruire la storia clinica dei pazienti, avere a disposizione maggiori dati e conoscenze sul paziente in tempo reale e, come già detto, avviare pratiche che poi diventeranno prassi anche per il futuro».

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