Cadavere all’ex Cantoni di Castellanza: per dargli un nome serve la prova del Dna

CASTELLANZA – L’identificazione del cadavere trovato carbonizzato nella serata di ieri, mercoledì 21 aprile, nell’ex Cantoni di Castellanza sarà affidata al Dna. E’ il solo modo per essere certi dell’identità della vittima di quello che sembrerebbe, ad una prima analisi, un incidente.

Comparazione genetica

Al momento si lavora su due fronti. C’è un senzatetto italiano conosciuto anche alle associazioni castellanzesi che danno sostegno a chi è in difficoltà, che risulta scomparso da alcuni giorni. L’assenza dell’uomo era stata segnalata alle autorità anche da altri clochard. Le ricerche hanno portato al cadavere carbonizzato che, però, in quanto tale non può essere visivamente identificato. Il pubblico ministero della procura di Busto Arsizio Massimo De Filippo, che coordina le indagini condotte dai carabinieri della compagnia di Busto Arsizio, nelle prossime ore, dunque, affiderà l’incarico per la comparazione genetica tra il Dna prelevato dal cadavere dell’ex Cantoni e quello dei famigliari del senzatetto scomparso in modo da stabilire, al di là di ogni dubbio, se il il corpo senza vita trovato ieri sia il senzatetto scomparso oppure no.

Indagini in corso

Contemporaneamente proseguono gli accertamenti per ricostruire con esattezza l’accaduto. Stando ad una prima analisi non si tratterebbe di un omicidio ma di un incidente. Il clochard, che si era ricavato un giaciglio in una zona molto isolata della vasta area, potrebbe essersi addormento avvolto in coperte di materiale sintetico vicino a un fornelletto da campo lasciato acceso, forse per scaldarsi. Questo sarebbe l’innesco della tragedia ma ogni ipotesi è al vaglio degli uomini dell’Arma. Soltanto l’analisi della salma potrà infatti fornire risposte definitive.

Cadavere carbonizzato all’ex Cantoni di Castellanza. Ipotesi accidentale

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