Castellanza, giù 99 alberi al parco Platani. «A malincuore». Ne verranno piantati 30

CASTELLANZA – Sono partiti gli abbattimenti di alberi al Parco dei Platani: nella zona dell’area cani verranno tagliate in tutto 99 piante giudicate «pericolose o morte» da una perizia di un agronomo. Sono abeti e pini che «rischiavano di schiantare» sugli edifici circostanti, e che verranno sostituiti con 30 esemplari di aceri, carpini e querce, piantumati con le corrette distanze. Ma tra i cittadini c’è chi storce il naso.

Gli abbattimenti

Sono iniziati ieri, 6 marzo, i lavori per l’eliminazione di 99 piante pericolose o morte nella zona “area cani” del Parco dei Platani. Un intervento, spiega l’amministrazione comunale di Castellanza, che «si è reso necessario, anche se a malincuore, urgentemente», dopo quanto riportato nella relazione dell’agronomo Paolo Ristoldo di “Boscoforte srl”. Un intervento costato oltre 28mila euro e che arriva a poco più di un anno di distanza dalla riqualificazione del parco.

Motivi di sicurezza

Gli alberi interessati sono abeti e pini: «Erano stati piantati troppo ravvicinati e non sono stati diradati negli anni in maniera che si sviluppassero anche sul diametro e non solo in altezza – spiega l’amministrazione guidata dal sindaco Mirella Cerini – il risultato, a cui ha contribuito anche il cambiamento climatico, è la presenza di alberi secchi, morti o instabili al punto di possibili schianti sia verso il condominio di via Pascoli , sia verso viale Lombardia e l’autofficina Mara Motors».

Arrivano 30 nuovi alberi

Tra i cittadini che hanno visto le ruspe e le motoseghe in azione al parco dei Platani, qualcuno ha storto il naso e ha protestato, anche perché il tema è caldo, dopo i recenti episodi come quello eclatante di Marnate. Eppure su questo fronte le spiegazioni di Palazzo Brambilla sono chiare: «Con l’abbattimento – rimarca l’amministrazione – si avrà una riduzione del rischio caduta verso i fabbricati e gli utenti esterni mentre per l’area cani in caso di vento forte è prevista la chiusura». Le piante abbattute verranno sostituite con trenta nuovi esemplari tra aceri, carpini e querce, con distanze tra loro di 6 metri per 6.

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