CASTELLANZA – Dovrebbero arrivare nei prossimi giorni a Palazzo Brambilla gli ispettori del Ministero delle Finanze e della Corte dei conti. L’ispezione, inizialmente prevista per settimana scorsa, punta a ricostruire il quadro preciso rispetto all’organizzazione del personale in municipio.
Due situazioni completamente differenti
E’ evidente che per capire esattamente su cosa gli ispettori hanno puntato la loro attenzione occorre attendere tutte le verifiche del caso. Quel che si può dire, sulla base di tutta una serie di cambiamenti avvenuti negli uffici di palazzo Brambilla, è che con ogni probabilità emergeranno due fotografie: una riferita alla situazione precedente l’arrivo a palazzo dell’amministrazione Cerini e l’altra che descrive l’attuale organizzazione dei dipendenti. Già, perché l’attuale governo cittadino, un paio di anni fa, ha messo mano alla questione personale. Occorre, infatti, ricordare che proprio il governo Partecipiamo ha affidato a una società esperta in analisi del personale di enti della pubblica amministrazione il compito di effettuare uno screening approfondito. Ricognizione che ha poi portato a riconfigurare l’assetto degli uffici (compreso i compensi inerenti le parti accessorie, ovvero incentivi e premi produzioni) secondo una forma più in linea con quello che è il dimensionamento del Comune di Castellanza e in discontinuità con il passato.
Si tenga conto poi che gli ispettori di ministero e Corte dei conti indagheranno su un arco tempo piuttosto ampio che, secondo gli insider di palazzo, andrebbe dal 2010 al 2018: ovvero gli anni in cui sindaco era Fabrizio Farisoglio e la prima parte del mandato Cerini.