Castellanza, Manelli: «Via il T-red sulla Saronnese. Serve solo per fare cassa»

CASTELLANZA – «Il T-red sulla Saronnese è inutile. Serve solo a fare cassa. Se proprio si vuol controllare un incrocio pericoloso meglio piazzarlo in via don Minzoni». A innescare la polemica su controlli e sicurezza è Giovanni Manelli, consigliere di minoranza ed ex assessore alla Sicurezza.

castellanza giovanni manelli«Dei sette impianti semaforici presenti sul territorio di Castellanza – continua Manelli – è stato “messo sotto controllo” quello che fino a oggi ha dato meno preoccupazioni. Non ricordo a memoria alcun incidente pericoloso a quel semaforo sulla saronnese. Quindi faccio fatica a comprendere con quale logica si è scelto di posizionare lì un T-red». Il consigliere poi prendendo spunto da una dichiarazione del sindaco Mirella Cerini fa quattro calcoli e tira le sue conclusioni: «Il primo cittadino ha spiegato che rispetto alle prime settimane il numero delle multe quotidiane è sceso di parecchio. Pare che la media sia di 25 contravvenzioni ogni giorno. Che se moltiplicate per un anno, a 168 euro l’una, si arriva a superare il milione e 500 mila euro di introiti. Una bella cifra insomma, anche al netto del noleggio dell’apparecchiatura. Che in un anno costa al Comune 48 mila euro. Insomma quell’incrocio non è poi così pericoloso e quella strada è molto trafficata. Il sospetto quindi è che dietro alla scelta ci sia la volontà di fare cassa».

Per questo Manelli mette sul tavolo una proposta alternativa: «Personalmente sono contrario a questo sistema di controllo. Ma visto che l’amministrazione ha scelto di adottarlo chiedo che l’apparecchiatura venga spostata sull’incrocio semaforico tra le vie don Minzoni e Giusti. Certo il passaggio di auto è molto inferiore rispetto a quello sulla saronnese. E’ vero però che in quel punto si sono registrati incidenti anche molto gravi. Forse lì si che il T-red avrebbe un senso. Certo a discapito degli incassi, ma a vantaggio della sicurezza».

castellanza manelli t-red – MALPENSA24