Dai banchi dell’Università alle imprese di famiglia? Lo studio della Liuc di Castellanza

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CASTELLANZAIl passaggio generazionale è un processo cruciale per garantire continuità e prosperità alle imprese familiari, spina dorsale dell’economia italiana. Alcuni passaggi possono essere intra-familiari, ma è importante che la nuova generazione abbia beneficiato di una formazione di alto livello e che sia intenzionata a entrare nell’impresa di famiglia.

Lo studio Liuc

Il Family Business Lab (FABULA) della LIUC – Università Cattaneo e il Center for Young and Family Enterprise (CYFE) dell’Università degli Studi di Bergamo hanno condotto uno studio sulle intenzioni di successione degli studenti universitari italiani appartenenti a famiglie imprenditoriali, i quali sono prossimi a entrare nel mercato del lavoro, dopo aver conseguito almeno una laurea triennale.

Cosa dicono i dati

La ricerca si basa su dati raccolti nel 2021 presso le 19 Università italiane che hanno aderito al progetto GUESSS (Global University Entrepreneurial Spirit Students‘ Survey) 2021. GUESSS nasce nel 2003 su iniziativa dell’Università di St.Gallen (Svizzera). Da allora, solitamente ogni due anni, vengono raccolti dati sulle attività e sulle intenzioni imprenditoriali degli studenti universitari di tutto il mondo, Italia compresa, per la quale la raccolta dati è gestita dal CYFE. All’indagine per l’Italia hanno partecipato circa 3.300 studenti, il 16% dei quali appartiene a famiglie imprenditoriali.

Dallo studio emerge come circa solo 1 studente su 10 abbia intenzione di entrare nella propria impresa familiare entro 5 anni dalla fine degli studi universitari. “Il dato è per certi versi preoccupante per le prospettive di successione intra-familiare, in quanto solo una minoranza di studenti intende intraprendere il processo di successione nella propria impresa familiare finiti gli studi. Tuttavia, si può ipotizzare che molti studenti, inizialmente “ammaliati dalle sirene” delle grandi corporation e delle start-up, riconsiderino la possibilità di entrare nell’impresa di famiglia solo una volta accumulata una certa esperienza” commenta il professor Salvatore Sciascia, Co-direttore di FABULA.  

Inoltre, l’indagine rivela anche che, nel 92% dei casi, chi è interessato a intraprendere il processo di successione ha intenzione di fare esperienza in aziende diverse da quella familiare prima dell’ingresso. Questo dato suggerisce che la nuova generazione è conscia dell’importanza di conoscere altre realtà aziendali per entrare con maggiore consapevolezza, competenza e maturità nell’azienda di famiglia” dichiara il professor Tommaso Minola, Direttore di CYFE.

L’interesse degli italiani

Il confronto fra questo risultato e quello rilevato su scala internazionale (9% vs. 5%) evidenzia che l’interesse per la successione appare maggiormente diffuso fra gli italiani, rispetto agli studenti di altri Paesi. Inoltre, confrontando i risultati dell’indagine del 2021 con quelli del 2016, l’intenzione di successione risulta analoga, a conferma della stabilità di queste osservazioni nel corso degli anni” aggiunge Davide Hahn, Ricercatore di CYFE, che ha curato la raccolta dati anche in passato.

È degno di nota rilevare come vi sia anche una forte spinta imprenditoriale tra gli studenti che hanno dichiarato di avere un’azienda di famiglia. “In generale, più di 1/3 degli studenti che hanno alle spalle una famiglia imprenditoriale ha intenzione di avviare una propria azienda. Questa spinta imprenditoriale probabilmente deriva proprio dal contesto familiare: l’imprenditorialità dei genitori si trasferisce ai figli anche in questo modo” commenta la professoressa Valentina Lazzarotti, Co-direttore di FABULA.

Infine, l’analisi delle caratteristiche degli studenti interessati all’ingresso nell’impresa di famiglia mette in luce quali siano i fattori che possono aiutare a preparare il processo di successione. “In particolare, risulta maggiormente interessato alla successione chi è già coinvolto nell’impresa in termini di proprietà o lavoro, chi studia discipline economico-aziendali, chi appartiene a famiglie che controllano aziende più grandi, più performanti e più giovani” conclude Lorenzo Cervello, ricercatore di FABULA.

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