Prealpi Servizi svela i motivi degli odori al depuratore di Sant’Antonino

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LONATE POZZOLO – I cattivi odori provenienti dal depuratore di Sant’Antonino hanno finalmente una spiegazione. Dopo la lettera inviata dal Comune di Lonate Pozzolo ai vari enti del territorio per verificarne le origini, arrivano le indicazioni dalla società di gestione Prealpi Servizi. «A causa delle elevate temperature del periodo, si rendono particolarmente percepibili gli effetti conseguenti ad alcune problematiche tecniche dell’impianto», ha spiegato l’ingegnere Claudio Citroni, fornendo un quadro preciso della situazione. Ora, seguendo le direttive della società, sarà possibile intervenire per risolvere il fastidioso problema.

Cause e soluzioni

In una lettera destinata, fra gli altri, al Comune, agli enti del territorio e alla provincia di Varese, la società offre una serie di spiegazioni. Oltre alle cause, sono elencate anche le relative soluzioni. E sono:

  • La sezione di digestione dei fanghi da depurazione, nella quale il recente fuori servizio per obsolescenza della caldaia di preriscaldamento rende meno efficace il processo di stabilizzazione del materiale;
  • Il sistema di filtrazione aria della sezione di disidratazione, che necessita la sostituzione del materiale filtrante per esaurimento della vita operativa;
  • Le sezioni di pre-ispessimento e post-ispessimento, che richiedono interventi di adeguamento;
  • Il sistema di insufflazione dell’aria nelle vasche di ossidazione del terzo lotto, che richiede la sostituzione dei diffusori.

I problemi riscontrati dalle analisi «sono stati documentati, con l’indicazione delle soluzioni tecniche-economiche adottabili, alla società di Tutela Ambientale Arno e, per doverosa informazione, al gestore unico provinciale Alfa», ha spiegato l’ingegnere. In qualità di conduttore dell’impianto, Prealpi Servizi infatti non ha «autonomia economica e decisionale nell’ambito degli interventi di manutenzione straordinaria, entro il quale ricadono queste problematiche». E conclude confermando pieno supporto da parte della società.

Non resta che agire

Rilevate le cause e individuate le modalità per procedere alla sistemazione, non resta che agire. Così i vertici del Comune: «Ora che sono ufficialmente note le problematiche all’origine delle molestie olfattive, auspichiamo che chi di competenza intervenga tempestivamente nella risoluzione e ci faremo parte attiva nel verificare che vengano presi gli adeguati provvedimenti». Della stessa opinione anche l’ingegnere Citroni: «Siamo certi che sia la proprietà, che il gestore unico provinciale, saranno in grado di intervenire immediatamente nella loro risoluzione»

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