CAVARIA CON PREMEZZO – «Mamma sono io. Aiutami, devi portare subito dei soldi in banca». Ennesimo tentativo di truffa con il malvivente che si finge un famigliare della vittima accampando problemi di saluto, con la giustizia oppure bisogni di liquidità impellenti. Questa volta è accaduto a Cavaria con Premezzo e ad allertare tutta la cittadinanza di stare in guardi è il sindaco Franco Zeni che ha raccolto l’allarme del figlio della malcapitata.
Telefono clonato
Che non è caduta nel tranello, mostrando prontezza di spirito e intraprendenza, e ha subito segnalato l’accaduto. Che, però, rivela dei dettagli preoccupanti sull’abilità dimostrata dai truffatori che, a quanto pare, possiedono anche ottime capacità informatiche. La donna si è accorta subito che qualcosa non andava non riconoscendo, in quella che le stava parlando al telefono, la voce della figlia. La truffatrice non si è fatta prendere in contro piede spiegando alla vittima di avere una voce strana a causa della mascherina. Anzi ha detto all’anziana di richiamarla. Non un azzardo: la truffatrice era certa, a quanto pare, di poter segnare così un punto a suo vantaggio.
L’aspettavano lungo la strada
La vittima ha infatti composto (non ha fatto il richiamo automatico) il numero di telefono della figlia. Numero al quale ha risposto la truffatrice. E questo è un dettaglio non da poco che dimostra l’abilità e le possibilità di questi delinquenti. Altro passaggio segnalato dal figlio della vittima e riportato dal sindaco Zeni è il seguente: «L’aspettavano lungo la strada e quindi erano pronti a un’aggressione». La vittima per fortuna si è resa conto che qualcosa non andava vanificando tutti gli sforzi dei truffatori. Il fatto è già stato segnalato ai carabinieri, nelle prossime ore sarà formalizzata la denuncia. L’appello è sempre lo stesso: «State in guardia e chiamate immediatamente le forze di polizia».
«Nonna ho il Covid, mi servono soldi per le medicine». Anziana truffata a Lisanza