LEGNANO – Commozione e partecipazione oggi pomeriggio, sabato 6 luglio, a Legnano per l’ultimo saluto a Michele Campanella, il finanziere 71enne in pensione ucciso lunedì scorso a coltellate dal figlio adottivo Marco, 36 anni, ora in carcere, al culmine di una lite – l’ennesima – causata dal fatto che Marco alla sua età insisteva nel proseguire gli studi anziché cercarsi un lavoro, come chiedeva il padre. Una folla di persone ha quasi riempito la chiesa del Santissimo Redentore a Legnanello, a breve distanza dall’abitazione della famiglia Campanella, in via Giovannelli, dov’è avvenuto l’omicidio. Si fermava alla vista dell’auto funebre parcheggiata nella piazza davanti alla chiesa la signora col carrello della spesa; si raccoglievano in silenzio i passanti sotto i portici di fronte.
Il parroco del SS. Redentore: «Il male non prenda sopravvento»
Nella sua omelia, il parroco don Stefano Valsecchi ha osservato come «vi sono momenti nella vita in cui sembra che il male abbia il sopravvento. Gesù intercede per noi per non farci rotolare via». Don Stefano ha quindi citato il papa emerito Benedetto XVI per poi aggiungere: «Noi siamo la risposta, per il fatto stesso di esserci, al male del mondo. E se ci scivola la corda di mano, ecco che interviene Gesù». Un messaggio di fede e di conforto, mentre il sacerdote non ha riservato alcun cenno al figlio della vittima.