Gallarate, i Servizi sociali a Cribioli: «Meno assistenzialismo, più soluzioni»

Gallarate Servizi sociali Cribioli
L'assessore ai Servizi Sociali, Stefania Cribioli

GALLARATE – La chiamata del sindaco Andrea Cassani era l’ultima cosa che si sarebbe aspettata, ma Stefania Cribioli si è gettata nella sua prima avventura politica con entusiasmo e soprattutto determinazione. Tanto che, a un mese dalla sua nomina come assessore ai Servizi sociali, Famiglia e Piani di zona del Comune di Gallarate, parla già da amministratrice navigata.Trentasette anni, sposata con due figlie, una grande passione per lo sport e una carriera da psicologa, in particolare come formatrice nell’area sviluppo dei comportamenti organizzativi per il benessere e la performance aziendale.

Assessore Cribioli, com’è nato il processo che l’ha fatta diventare assessore?

«E’ successo tutto un venerdì sera. Mi è suonato il telefono ed era il sindaco, con cui avevo già lavorato due anni fa per una conferenza sulla psicologia dello Sport organizzata alle Scuderie Martignoni. Sicuramente mi ha fatto piacere che tra i tanti professionisti della zona aveva pensato proprio a me, ma all’inizio la sua proposta mi ha scioccata. Per me la politica è un mondo nuovo, per giunta in un ruolo delicato e importante. Mi sono confrontata con mio marito e devo dire che in lui ho trovato il mio primo sostenitore. Mi ha detto: perché no?»

Quali sono i primi problemi riscontrati in questo primo mese e le primissime azioni messe in atto?

«Come prima cosa ho voluto creare una Carta dei servizi, che molti altri Comuni già hanno. E’ un documento molto importante sia per il cittadino, per avere maggiore chiarezza dei servizi che noi eroghiamo e delle condizioni tariffarie, sia per l’amministrazione per avere un quadro esaustivo. Ho poi voluto subito gettarmi a capofitto nel mondo del terzo settore, scoprendo che ci sono un sacco di associazioni meritevoli. In questa prima fase di conoscenza voglio capire che tipo di collaborazioni ci sono in atto per poi pensare come ampliarle, migliorando le sinergie. Sto infine valutando il modo per razionalizzare le spese pur mantenendo la rosa dei servizi che offriamo ai cittadini»

Essendo chiamata come assessore tecnico, cosa pensa di poter portare della sua esperienza professionale per migliorare i Servizi sociali del Comune?

«Della mia esperienza professionale in ambito clinico, aziendale e sportivo porto soprattutto il modo di approcciarmi alle situazioni delicate per la gestione di persone in difficoltà che, per vari motivi, hanno bisogno di un aiuto. Ho imparato che in questi casi solo mettendoci mano si riesce realmente a fare qualcosa»

Qual è il sogno nel cassetto che vorrebbe realizzare in questi due anni di mandato?

«Siamo sicuramente in un momento difficile, dove sempre più persone hanno bisogno di un sostegno non soltanto a livello materiale, ma anche mentale. Come Comune interveniamo soprattutto a livello economico, supportando i bisogni primari. Questo va bene, sia chiaro. Ma mi piacerebbe pensare che diventasse il punto di partenza, vorrei riuscire a porre l’accento su una dimensione più psicologica, nell’ottica di fornire gli strumenti che permettano a queste persone di ricominciare in modo più consapevole e con competenze maggiori. Oggi il nostro servizio è di tipo prettamente assistenziale, mi piacerebbe che ci orientassimo anche verso la soluzione dei problemi. Credo molto in quel detto cinese che dice: “Dai un pesce a un uomo e lo nutrirai per un giorno; insegnagli a pescare e lo nutrirai per tutta la vita”»

Cos’è per lei la politica?

«Io non ho mai avuto tessere di partito, ma ho sempre guardato con molta attenzione il lavoro dell’amministrazione della mia città. Per esempio, la mia è una delle tante famiglie gallaratesi che hanno beneficiato della Baby card. E’ bello trovarsi ora nella posizione di poter portare avanti questa iniziativa e, perché no, studiare altri tipi di sostegno simili».

Ma lei si pone come civica pura all’interno della giunta o comunque la Lega e il centrodestra in generale sono la sua normale collocazione? 

«Io entro in questa giunta come tecnica e come civica. Da sempre quando voto scelgo le persone, il loro impegno e la loro integrità. E da cittadina gallaratese stimo il nostro sindaco. E’ una persona in cui ripongo molta fiducia»

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