Capitano o mio capitano. Giancarlo Ferrero diventa socio onorario del BSN

Cena fine anno IlBasketSiamoNoi
Giancarlo Ferrero diventa socio onorario del Basket Siamo Noi

VARESE – Oltre 150 soci del Basket Siamo Noi si sono ritrovati per festeggiare la conclusione della stagione sportiva della Openjobmetis Varese, esaltante e allo stesso tempo diventata all’improvviso difficilissima per i noti motivi extra campo. Una stagione fotografata alla perfezione dallo splendido video di Stefano Soru, proiettato su una parete e che ne ha immortalato tutti i momenti salienti ed emozionali, compresa la “giornata dell’orgoglio biancorosso”, il piazzale del palazzetto prima della trasferta di Trieste. Il presidente Umberto Argieri ha poi conferito a nome del trust la qualifica di socio onorario al capitano Giancarlo Ferrero, confermato per acclamazione dai tifosi presenti anche per la prossima stagione (ma al momento la società non ha ancora formulato una sua proposta).

Toto Bulgheroni, Paolo Perego, Giancarlo Ferrero e Max Laudadio tifosi tra i tifosi

Tifosi tra i tifosi. Per una sera Toto Bulgheroni (peraltro fondatore del trust), Paolo Perego, Giancarlo Ferrero e Max Laudadio non hanno fatto la classica “ospitata d’onore”. Sono stati qualcosa di più. Tanto che alla consegna del trofeo di socio onorario a Giancarlo Ferrero da parte del presidente Umberto Argieri (nella foto Stefano Soru) è partita un’autentica ovazione. “Io sono e sarò sempre di Varese, al di là della pallacanestro” sono state le parole commosse del capitano. Fosse per i tifosi il rinnovo del contratto sarebbe stato inchiostrato seduta stante.

Obiettivo quota 1.000

In questo momento sono circa 600 i soci del Basket Siamo Noi. Da ieri sera +1 con il nome di Giancarlo Ferrero aggiunto agli elenchi. L’obiettivo della nuova campagna associativa sarà quello di raggiungere quota 1.000. La sfida è stata lanciata da Umberto Argieri e condivisa da Paolo Perego (“più siamo e più diamo forza alla Pallacanestro Varese, ciascun socio si impegni a portarne un altro”).

Max Laudadio nei panni del banditore d’asta

E’ poi toccato a Max Laudadio vestire i panni del banditore d’asta. In palio le maglie autografate (e non solo) di Giancarlo Ferrero, Colbey Ross e Markel Brown, che i soci si sono contesi a suon di centoni. Per una causa benefica. La ristrutturazione del campetto da basket di Giubiano. La road map prevede di raggiungere la cifra di 30.000 euro entro il 30 agosto per poi partire da settembre con i lavori. Obiettivo ambizioso, ma come direbbe Gene Wilder in Frankenstein Junior: “si può fare”.

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