Chernobyl chiama, Samarate risponde: nuova sfida per ospitare i bimbi ucraini

SAMARATE – Chernobyl, inizia una nuova sfida per la comunità samaratese. In Comune la serata di presentazione del progetto 2020 per l’ospitalità dei bambini ucraini, per cinque settimane nel periodo tra giugno e luglio di quest’estate. C’è tanto interesse in città, anche per la presenza di un gruppo di ragazzi ucraini invitati dalle famiglie anche nel periodo natalizio: ora ci sono due settimane per formalizzare le candidature per accogliere i piccoli cresciuti nelle zone contaminate dal disastro nucleare.

La serata

Si è svolto nella serata di ieri, venerdì 11 gennaio, nell’atrio del palazzo comunale, l’incontro “Chernobyl chiama…Samarate risponde” organizzato dall’assessore alle politiche sociali Nicoletta Alampi in collaborazione con l’associazione “Noi con Voi Onlus”, che ha visto la presenza di tantissime persone interessate al progetto “Una famiglia per tutti”, il cui scopo è quello di ospitare un bambino Ucraino per cinque settimane, nel periodo giugno-luglio 2020. La serata è stata arricchita da una bellissima sorpresa da parte di Caritas Vanzaghello: Maria Rosa e Silvia, in rappresentanza dell’associazione caritatevole, hanno donato ai ragazzi ucraini dei regali natalizi che sono stati raccolti dai bambini della scuola materna parrocchiale di Vanzaghello, che, come da tradizione, si impegnano a reperire regali da donare ad altri bimbi del mondo. Con i ragazzi ospiti fino al 22 gennaio c’è stato un emozionante scambio di doni, mentre gli altri doni verranno fatti avere ai bambini che sono in Ucraina.

Le testimonianze

«Bellissimo esempio di come queste iniziative creino rete e sinergie con altre realtà – racconta l’assessore alle politiche sociali Nicoletta Alampi – qualsiasi gesto ed iniziativa rivolta agli altri è significativa, qualsiasi essa sia». L’assessore, con il presidente dell’associazione Alfonso Sapia e Carlo Puricelli, sottolinea come la motivazione primaria dell’ospitalità sia di natura sanitaria: «La permanenza dei bambini per qualche settimana​ in Italia permette loro di trarre notevoli benefici fisici, dato che vivono in zone rimaste altamente compromesse». Nel corso della serata spazio alle testimonianze: quelle dei ragazzi ucraini “intervistati” dal piccolo Andriy, e quella di Elisabetta e Giovanni, che quest’anno a Natale sono volati in Ucraina a conoscere la famiglia della loro piccola ospite Vlade. Ora la speranza è che si riescano a raccogliere più adesioni possibili, con il prossimo appuntamento fissato tra una quindicina di giorni: «Ogni persona può ospitare un bambino – spiegano dall’associazione Noi con Voi – le esperienze dirette di chi ha già sperimentato il progetto, hanno evidenziato il fatto che mai nessuno si è sentito solo durante l’accoglienza, creando in questi anni una bellissima rete di aiuto e sostegno reciproco».

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