BUSTO ARSIZIO – Allenatore della Pro Patria dal dicembre 2006 all’aprile 2007, in serie C1, Loris Dominissini si è spento all’età di 59 anni all’ospedale di San Vito al Tagliamento, dove era ricoverato da circa due mesi, per le conseguenze del Covid 19. Dell’esperienza bustocca, non semplice (complice una squadra dalle forti personalità) ma pur sempre decisiva per l’ottenimento a fine stagione della salvezza, ricordiamo un particolare: Dominissini – un signore del calcio, nonostante un carattere un po’ introverso e introspettivo – introdusse la doppia conferenza stampa settimanale, quella tradizionale della vigilia pre match e quella “inedita” del martedì alla ripresa degli allenamenti.
Il ricordo di Perfetti: uomo e signore
L’ex difensore tigrotto Luca Perfetti , fra i protagonisti della Pro Patria di quegli anni, ha voluto ricordare così il suo tecnico: “Ho di Loris, come Uomo, un bellissimo ricordo. Sotto l’aspetto professionale purtroppo Busto non è stata una tappa positiva della sua carriera dal punto di vista dei risultati, ma il suo modo di fare calcio e i suoi metodi innovativi di allenarsi mi piacevano molto“. E una conferma dell’uomo Domissini arrivò anche a noi addetti ai lavori, quando nel dicembre 2007, nonostante la fine del rapporto in biancoblù, Loris ci telefonò personalmente per gli auguri di Natale, confermandosi un signore d’altri tempi.
Friulano doc
Cresciuto nel settore giovanile del club friulano, con cui conquistò lo scudetto Primavera, esordì in A con l’Udinese il 31 dicembre del 1983, vestendo poi anche le maglie di Triestina, Pordenone, Messina, Pistoiese, Reggiana, Sevegliano e Pro Gorizia. A Reggio Emilia la sua esperienza più longeva da professionista.
Col Como l’apoteosi
Da allenatore ha portato il Como di Preziosi dalla C1 alla massima serie tra il 2000 e il 2001. Dall’11 febbraio al 20 marzo 2006 ha allenato dell’Udinese insieme a Néstor Sensini, subentrando all’esonerato Serse Cosmi. Nel luglio 2009 viene nominato nuovo allenatore della Reggiana, appena eliminata dalla Pro Patria ai play-off. Porta i granata nuovamente ai play-off dove viene eliminato dal Pescara e non viene confermato per la stagione seguente. Nel settembre 2011 viene ingaggiato dal Visé, squadra militante nella seconda divisione belga. Dopo quasi due anni di ulteriore inattività, il 6 marzo 2014 subentra sulla panchina del Lumignacco, formazione friulana militante nel campionato di Eccellenza. Da tempo era fuori dal mondo del calcio.
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