L’Antoniana chiama Busto e si allea con la Pro Patria: i tigrotti del futuro

BUSTO ARSIZIO – Eppur si muove. Qualcosa a Busto si sta finalmente muovendo. L’esempio, virtuoso e da seguire, viene dall’Antoniana che, in barba a miopi logiche di quartiere appartenenti ad un calcio provinciale e senza futuro, ha deciso di stringere una collaborazione a livello giovanile con la Pro Patria. Pur nel rispetto della propria autonomia (non stiamo parlando di una fusione), la società giallorossa del presidente Francesco Cosentino e del dg Giuseppe Abenante, due dirigenti dimostratisi davvero lungimiranti e di parola…, hanno deciso di riservare al glorioso club biancoblù una sorta di prelazione sulle prime scelte del proprio vivaio. Il nome scelto per il lancio di questo accordo, presentato nell’accogliente dehors dell’Antoniana alla presenza della presidentessa Patrizia Testa, è “i tigrotti del futuro” e ben si inserisce in un quadro di rilancio del territorio, peraltro ben compreso anche dall’Asd Valle Olona di Orazio Carnelli. Il tutto in attesa della benedizione politica di Palazzo Gilardoni che potrebbe cavalcare l’onda e rilanciare in maniera autorevole la propria immagine, riscattando lo scivolone del Busto 81-Varese per cui ancora nella Città Giardino gongolano.

Sara Tosi e la rivoluzione rosa

Una collaborazione sportiva, fra Antoniana e Pro Patria, all’insegna del made in Busto e all’insegna dell’Istituto Clinico San Carlo (co-sponsor di entrambi i club di via Ca’ Bianca) grazie ad un’altra donna che sta provando a fare grande Busto: Sara Tosi, per certi aspetti “anticonformista” come Patrizia Testa (ma averne di donne così…), ma orgogliosamente tifosa della Pro e orgogliosamente tifosa di Busto. E se pensiamo che l’Assessore allo Sport è sempre una donna (Laura Rogora), così come molte delle protagoniste della scena politica bustocca (dall’Europarlamentare Isabella Tovaglieri a Paola Reguzzoni, passando per Manuela Maffioli, Paola Magugliani e Valentina Verga), allora è giusto auspicare una rivoluzione rosa per rimettere la gloriosa Pro Patria (anche lei del resto è femmina) al centro della Città.

Busto e la cabina di regia

Applausi all’Antoniana, per aver fatto da apripista al futuro, applausi a Sara Tosi, per credere nello sport, ma ora serve un deciso cambio di regia da parte dall’intera Busto sportiva e da chi la governa. In attesa che chi di dovere sappia gestire, favorire e coordinare questa rivoluzione culturale, iniziamo a rivolgerci alle società che tanto stanno facendo bene sul territorio, come l’Ardor per esempio, ma non solo. Riportiamo la Pro Patria e Busto Arsizio al centro del progetto, evitando di sperperare risorse ed energie lontano dalla Città, evitando che bambini e ragazzi vadano ad allenarsi a 30 km di distanza in club attrezzati ma pur sempre dilettantistici o in club professionistici di pari categoria o livello.  I tempi del nemo propheta in patria sono passati.

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Antoniana Pro Patria MALPENSA 24