Bolle ovunque, ecco come si vivono le grandi classiche al tempo del Covid

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Il ciclismo va veloce e ogni giorno squadre e organizzatori lottano insieme per contrastare la diffusione del Covid-19 tra corridori e corse. In particolare le squadre stanno creando delle mini bolle o maxi bolle, per proteggere i corridori più forti, come Van Aert, Van der Poel e Alaphilippe. La Bora-Hansgrohe ha potuto tornare a correre nella Dwars door Vlaanderen (vinta per distacco dall’olandese Dylan Van Baarle della Ineos Grenadiers), la Trek-Segafredo anche, ma ha deciso di ampliare la quarantena ad alcuni corridori, ritirando per esempio dalla corsa Edward Theuns.

Una delle situazioni più difficili è quella della Lotto-Sodal, che allo stato attuale ha due gruppi messi in quarantena e altri corridori infortunati. La squadra questa settimana aveva dato la notizia che Philippe Gilbert, per questioni non legate al Covid-19, si sarebbe fermato. Il belga, come lui stesso aveva dichiarato nel comunicato della squadra, tornerà a correre nelle Ardenne, poiché sia la situazione mentale che quella fisica, non sono quelle che lui si aspettava e per questo ha deciso di saltare i prossimi appuntamenti.

Intanto Grignard ieri ha sostituito Degenkolb, mentre si è fermato anche Jasper De Buyst, per problemi alla schiena. Nel team sono stati riscontrati due casi di Covid, con Harry Sweeny positivo la scorsa settimana alla vigilia della partenza della Oxyclean Classic Brugge-De Panne e Steff Cras fermato prima dell’ultima tappa alla Volta Catalunya.

Parlando di sicurezza e bolle, le squadre hanno aumentato le norme di sicurezza in accordo con gli organizzatori Flanders Classics. A parlare in particolare è stata la Deceuninck Quick Step, che vuole evitare rischi per i propri corridori e vedersi esclusa da corse importanti con il Giro delle Fiandre di domenica. Il team ha deciso di creare delle maxi bolle dalle quali, una volta entrati, non sarà più possibile uscire neanche tra una corsa e l’altra. Pertanto se staff e corridori prima riuscivano a rientrare a casa nelle pause tra una corsa e un’altra, adesso resteranno confinati negli hotel per lunghi periodi.

Strategia diversa quella messa in atto dalla Alpecin-Fenix di Van der Poel che invece ha optato per micro-bolle. In questo caso i corridori sono stati divisi in piccoli gruppi, così come anche lo staff e nessun mini gruppo potrà entrare in contatto con gli altri, anche se all’interno della stessa squadra in corsa. Correre è sempre più difficile e le varianti del Covid sono molto più contagiose di prima. Anche Flanders Classics, organizzatrice delle corse ha deciso di alzare le misure di sicurezza con test PCR per tutti eseguito poco prima dell’ingresso alla gara, regola questa obbligatoria per media e chiunque abbia a che fare con la corsa.

Articolo a cura della redazione di Tuttobiciweb

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