Mondiale al via, subito in gara Ganna e compagni nella crono

ciclismo mondiale cronometro

Il Mondiale Flanders 2021 propone subito una battaglia interessante, perché la prima maglia che verrà assegnata sarà quella della cronometro individuale dei professionisti e di stelle al via ce ne saranno veramente tante. Mancheranno Rohan Dennis, campione del mondo 2018 e 2019 e anche Tom Dumoulin, che la maglia iridata l’ha vinta nel 2017, ma di campioni ce ne sono tanti e lo spettacolo sarà certamente di altissimo livello. Sulla carta la lotta per il titolo sarà uno scontro tra belgi, italiani e svizzeri, ma dopo l’Europeo è chiaro che le differenze tra i protagonisti saranno minime. I padroni di casa saranno favoriti con Wout van Aert e Remco Evenepoel, ma l’uomo da battere sarà il Campione del Mondo in carica Filippo Ganna.

Tredici delle quindici vittorie da professionista conquistate da Filippo Ganna sono prove a cronometro, ma nessuna di quelle vinte era oltre i 40 chilometri, mentre questo mondiale sarà su un percorso di 43,3 km. Come uomo di punta e campione del mondo nell’inseguimento, Ganna sa sempre dare il meglio di se stesso e, quando non ottiene il risultato sperato, non si nasconde mai dietro scuse e la sua sincerità con lui va di pari passo con la sua potenza in gara, perché sono veramente pochi i corridori che riescono a sprigionare tanti watt come lui.

Ma se di watt si vuole parlare, allora la parola viene lasciata a Marc Lamberts, l’allenatore di Wout van Aert, che chiaramente ha detto che solo Ganna si avvicina ai wattaggi del suo Van Aert. Il fiammingo, che lo scorso anno a Imola aveva vinto la medaglia d’argento nella cronometro e nella prova in linea, ha deciso di guardare di più alla prova su strada perché Ganna potrebbe essere un uomo troppo forte da superare nella prova contro il tempo.

«Ganna sarà il favorito in assoluto nella cronometro, sarà difficile batterlo – ha detto Van Aert – quindi mi sono concentrato di più sulla corsa su strada lavorando molto sulla mia esplosività».

Ma se Ganna non ha mai vinto cronometro oltre i 40 km, il fiammingo nel 2020 ha vinto il titolo nazionale a Koksijde, su un tracciato di 42,2 km. Van Aert avrebbe preferito un percorso con un po’ più di dislivello e curve tecniche, ma grazie alla sua potenza sarà sicuramente in grado di competere per le medaglie.

Tra i favoriti naturalmente c’è il campione europeo Stefan Küng, che lo scorso anno è arrivato terzo dietro Ganna e Van Aert. Küng in questa stagione ha vinto quattro cronometro, fattore che lo rende un avversario veramente pericoloso.

Tra gli altri pretendenti al titolo, c’è il più giovane dei belgi, Remco Evenepoel, che dopo il bronzo agli Europei vuole andare veloce come un proiettile nella prova di domenica. La distanza quasi doppia rispetto a Trento aumenterà le sue possibilità, ma il fatto che sia molto piatta non giocherà a suo vantaggio. Inoltre, con i suoi 171 cm e circa sessanta chilogrammi, non potrà sprigionare la stessa potenza di colossi come Ganna, Van Aert e Küng.

La Svizzera in questo Mondiale, non avrà solo Küng nella prova contro il tempo  e punta anche sul ventitreenne Stefan Bissegger, uomo di punta della EF Nippo. E’ molto giovane ed è alla sua prima partecipazione con i professionisti e tra gli U23 non è andato oltre l’undicesimo posto su due partecipazioni.

Dalla Svizzera si passa quindi alla Danimarca con i 192 cm di Kasper Asgreen, che lo mettono più vicino a Ganna, Van Aert e Küng. Il danese, vincitore del Giro delle Fiandre, difficilmente commette errori nelle cronometro, ma questa volta sembra essere meno in forma. Non bisogna dimenticare  Edoardo Affini, amico e rivale di Filippo Ganna: anche se non è riuscito a vincere una cronometro importate, ha fatto tre secondi posto al Giro d’Italia. Forse il mondiale belga per lui potrebbe essere proprio l’occasione per fare il grande salto di qualità.

Da tenere sott’occhio c’è anche il francese Remi Cavagna, che nonostante un nono posto all’Europeo e un diciassettesimo alle Olimpiadi potrebbe sempre riuscire a sorprendere, anche se un percorso così piatto non è l’ideale per lui. Nemico di Cavagna potrebbe essere lo stress, perché se il francese si sente sotto pressione spesso commette errori.

Rimanendo in casa Deceuninck c’è il ceco Josef Cerny che potrebbe puntare a rimanere nei primi 5 della corsa. Discorso diverso per Mikkel Bjerg, il più giovane della corsa, con i suoi 22 anni, che ha già conquistato tre titoli iridati nella categoria under23 dal 2017 al 2019. Sicuramente anche il fisico lo aiuterà con i suoi 191 cm, ma bisogna vedere come saprà gestirsi in un Mondiale fatto di big.

Tra i favoriti entra d’obbligo anche il vincitore del Tour de France Tadej Pogacar che, con un bronzo olimpico al collo nella prova su strada, può sempre fare la parte del leone. Lo sloveno sicuramente non è ai livelli del Tour, ma certamente può far bene in questa cronometro, anche se i percorsi così piatti non lo fanno esprimere al meglio.

Bene poi potrebbero fare anche l’irlandese Ryan Mullen e il neozelandese Patrick Bevin, senza escludere il norvegese Andreas Leknessund e il britannico Ethan Hayter. Su questo mondiale sono tante le stelle che brillano e se i belgi vogliono stravincere, le altre nazioni non staranno a guardare e allora, prepariamoci a gustarci una battaglia lunga 43,3 km.

Articolo a cura della redazione di Tuttobiciweb

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