GALLARATE – Spunta un pregiudicato tra gli oltre trecento candidati al consiglio comunale di Gallarate. Si tratta di un componente di “Officina di Cura Urbana”, la lista più a sinistra della coalizione a sostegno di Margherita Silvestrini.
Il Casellario giudiziale
Come tutte le liste che si presentano alle elezioni amministrative di Gallarate del 3-4 ottobre, anche Officina di cura urbana ha chiesto il certificato del Casellario giudiziale dei candidati, da render pubblico sul sito della lista e su quello del Comune. «Così, uno dei nostri candidati ha visto riemergere un passato tanto lontano da essere ormai sepolto anche nella sua memoria», rende nota l’assemblea di tutti i candidati di Officina di cura Urbana. «Si tratta di condanne definitive per alcuni reati commessi tra gli anni Ottanta e Novanta. Non sono reati contro la persona né contro la Pubblica amministrazione. Ma, soprattutto, sono stati commessi quasi quarant’anni fa. Oggi siamo difronte ad un lavoratore serio e scrupoloso, una persona attenta a ciò che succede nella vita pubblica».
Il passo indietro
Ocu sottolinea che, come ha detto di recente il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, la detenzione non può essere una macchia indelebile e che, quindi, «una persona con la sua storia abbia il diritto di presentarsi ai cittadini di Gallarate con il suo volto attuale, che testimonia un riscatto umano e sociale». Tuttavia, «siamo preoccupati per il clima forcaiolo e chiuso che si respira in città e la cappa giustizialista che da anni opprime l’Italia. Per questo abbiamo chiesto al nostro candidato di non partecipare alla campagna elettorale, per evitare sciacallaggi su questa vicenda, invitando a riflettere su un percorso di vita che da tormentato si è fatto più sereno. Crediamo che la campagna elettorale debba essere incentrata sui contenuti e sulle proposte per il futuro della nostra città. Almeno così sarà la nostra».
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