Mondiali su pista: Milan è d’argento, Ganna di bronzo

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Jonathan Milan (bettiniphoto)

Ashton Lambie è il nuovo campione del mondo del mondo dell’inseguimento e Jonathan Milan sale sul secondo gradino del podio: 4:05.060 il tempo dello statunitense, 4:06.149 quello del ventunenne friulano.

Il talento della Bahrain Victorious è partito come sempre molto forte e ha pedalato davanti all’avversario nel primo chilometro, poi per un chilometro ha viaggiato alla pari con il trentenne statunitense e quindi ha ceduto leggermente terreno, scomponendosi un po’ negli ultimi giri ma confermandosi atleta di valore assoluto e dal futuro radioso.

Filippo Ganna ha stravinto la sfida per la medaglia di bronzo, raggiungendo lo svizzero Claudio Imhof dopo 2750 metri. Un Filippo Ganna completamente diverso da quello delle qualifiche e determinato a dimostrare di essere il migliore al punto che, dopo aver raggiunto Imhof, ha continuato fino ad essere fermato dalla giuria. Per la cronaca, il piemontese ha chiuso i 3 km in 3.01.758, con un secondo e 6 meglio di Lambie nel pomeriggio e tre secondi di vantaggio sul tempo del baffuto statunitense di ieri sera.

Purtroppo Ganna ha pagato a caro prezzo il passaggio a vuoto del primo chilometro della qualificazione, quando non è riuscito ad esprimersi come al solito, quasi fosse bloccato psicologicamente.

LE VOCIJonathan Milan: «Diciamo che ho dato tutto oggi e non mi aspettavo di qualificarmi per la finale che valeva il titolo. Sapevo che Lambie è un grandissimo specialista, è il recordman del mondo e io ho provato a fare il massimo. È un altro piccolo tassello che si aggiunge al mio muro di esperienza: ovviamente c’è un po’ di rammarico per il secondo posto, ma il distacco non è stato molto alto, era uno dei miei obiettivi stagionali e comunque sono soddisfatto. Adesso punto alle mie prossime… vacanze».

Filippo Ganna: «Volevo provare a prendere il record, ma le gambe erano quello che erano. Magari avrei dovuto partire un po’ meno forte e tenere più lì Imhof come punto di riferimento, ma volevo a tutti i costi la medaglia di bronzo e adesso… spengo il telefono. Il prossimo programma da domani prevede Creta – casa – Maldive, non cercatemi perché non vi rispondo».

Articolo a cura della redazione di Tuttobiciweb

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