Ride the dreamland: a Venezia nasce il nuovo progetto di Pozzato

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Dei progetti di Filippo Pozzato ne avevamo già parlato, ma nella serata di venerdì, nella suggestiva location del Casinò di Venezia, è partito ufficialmente il suo progetto Ride the Dreamland. La “Terra dei Sogni” sarebbe la Regione Veneto, che dal 13 al 17 ottobre tornerà ad ospitare il grande ciclismo con quattro eventi di grande caratura, per professionisti ma anche semplici appassionati.

Dopo il fruttuoso Campionato Italiano del 2020, Pozzato e Jonny Mole sono tornati alla carica con un’iniziativa ancora più ambiziosa, riportando in primis, si spera stabilmente, due classiche di un giorno in Veneto, che da troppo tempo mancavano. E poi la grande sfida del gravel, che per la prima volta vedrà i professionisti sfidarsi in una kermesse che promette spettacolo tra polvere e biciclette con copertoni più grossi.

Il primo appuntamento è previsto per mercoledì 13 Ottobre con il grande e atteso ritorno del Giro del Veneto, gara riservata ai professionisti la cui ultima edizione si è svolta nel 2012. Questa prestigiosa competizione ha visto negli anni la partecipazione di grandi campioni del passato, da Girardengo a Saronni, da Moser a De Vlaemick e lo stesso Pozzato nel 2009. Dopo uno stop durato nove anni torna in scena con un percorso rinnovato, con partenza a Cittadella (PD) e arrivo a Padova, che vedrà sfidarsi i migliori atleti del ciclismo mondiale.

Venerdì 15 Ottobre si disputerà la Serenissima Gravel, prima gara del panorama ciclistico internazionale dedicata a ciclisti professionisti su un percorso offroad, con partenza da Jesolo (VE) e arrivo a Piazzola sul Brenta (PD), solcando la ciclabile del Sile prima e la Treviso-Ostiglia poi.

Il giorno dopo, sabato 16 Ottobre, si prosegue con la Granfondo VENEtoGO, dove i ciclisti amatoriali avranno l’opportunità di mettersi alla prova – senza però classifiche in quanto «i granfondisti esaltati non ci piacciono» ha detto Pozzato – e divertirsi su un percorso che ricalca i luoghi chiave della Veneto Classic, competizione riservata ai professionisti che andrà a chiudere l’evento “Ride The Dreamland”, domenica 17 Ottobre.

Suggestiva e scenografica la partenza, prevista a Venezia. Da qui i corridori percorreranno un tracciato che attraverserà le città di Treviso, Conegliano (TV) e le colline del Prosecco toccando i fiumi Brenta e Piave. Il comune di Colceresa (VI) e la salita della Rosina sono il preludio del gran finale con arrivo a Bassano del Grappa (VI).

«Lappartient ci ha detto che, se tutto andrà bene, tra due o tre anni potremo puntare al WorldTour con la Veneto Classic – ha detto Pozzato -. In futuro, poi, ci piacerebbe far partire la corsa da Piazza San Marco, sarebbe una delle più belle immagini che si possano avere per una gara di ciclismo. Stiamo cercando di organizzare una corsa che permetta agli spettatori di poter vedere più passaggi della gara, un po’ come il Giro delle Fiandre. L’idea è quella di creare una sorta di atmosfera da stadio».

C’è tanta attesa per vedere come andrà l’intuizione di Jonny Moletta della Serenissima Gravel, richiesta a gran voce anche dai marchi di biciclette che sempre più stanno puntando su questo terreno. «Sfrutteremo il fatto che le squadre saranno sul territorio per Giro del Veneto e Veneto Classic per invitarle a fare anche questa innovativa gara su biciclette gravel – ha detto Moletta -. Credo che siamo stati i primi al mondo a studiare un regolamento ad hoc per questo tipo di corse con la Federazione. Il Veneto offre tantissime opportunità e sono sicuro che sarà un grande spettacolo».

A dare la sua benedizione a Ride the Dreamland (e ricordiamo che Pozzato è tra i papabili nuovi CT della Nazionale) non poteva che esserci anche il Presidente FCI Cordiano Dagnoni: «Mi han detto che sono stato fortunato a cominciare il mandato col trionfo olimpico del quartetto su pista e l’Europeo di Colbrelli – ammette il Presidente -. Ma la verità è che sono anche fortunato a trovare questo tipo di organizzazione, è bello vedere quando nasce qualcosa con nuovo entusiasmo, con un livello che supera le normali organizzazioni. Il fatto di inserire nuove specialità, come la gravel, e più gare è indice di un’organizzazione che fa le cose in grande. Da parte nostra il massimo sostegno».

Articolo a cura della redazione di Tuttobiciweb

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