Giovanili Pro Patria, sempre lontano da Busto: da Turbigo a San Vittore

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BUSTO ARSIZIO – In settimana vi abbiamo parlato delle giovanili della Pro Patria, focalizzando la nostra attenzione sulla formazione Primavera, da quest’anno affidata alle cure tecniche di Giuliano Gentilini, dopo la dolorosa separazione dalla bandiera tigrotta Andrea Vecchio, per il quale confidiamo ugualmente in un altro finale, in linea con quei valori e quel senso di appartenenza e fedeltà alla gloriosa maglia biancoblù da sempre fieramente sbandierati dalla presidentessa Patrizia Testa.

I campi, l’anomala normalità bustocca

Gira e rigira, quando si parla di giovanili tigrotte si va sempre a finire sul solito tasto, da sempre dolente dalle parti di via Ca’ Bianca (lato Pro Patria, non Antoniana), ovvero i campi d’allenamento. Sebbene per alcuni politici, peraltro di conclamata fede biancoblù, sia diventata ormai un’assodata normalità che le squadre del vivaio giochino da sempre fuori Busto, noi di M24 non ci rassegneremo mai a questa anomala normalità tipicamente bustocca. Per noi, ma in generale per tutti quei tifosi biancoblù che sopportano pazientemente in silenzio, la Pro Patria – il simbolo sportivo per cui Busto è realmente conosciuta in tutta Italia e non viceversa – merita più rispetto.

Da Turbigo a San Vittore Olona

Ebbene anche quest’anno le giovanili biancoblù, già costrette ad allenarsi a Busto in una imbarazzante fossa, saranno costrette a giocare lontano da Busto. La società biancoblù, che per i recenti sviluppi politici sta tenendo un basso profilo, ha dovuto infatti cercare asilo al centro sportivo di San Vittore Olona, dotato di un campo a 11 in sintetico di ultimissima generazione.
Meglio della mezz’ora necessaria per andare a Turbigo, dove nel recente passato hanno trovato ospitalità le squadre giovanili biancoblù, ma di questo passo fra qualche anno le formazioni tigrotte – questa è ovviamente una provocazione – rischieranno di giocare a Legnano.

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Basta scherzare: ora i campi

Dato che Busto si è fregiata del titolo di Città Europea dello Sport 2023 ci auguriamo che per quella data (adesso fa solo ridere a pensarci…) non solo vengano realizzati i campi in sintetico promessi dal Sindaco Antonelli, ma che venga finalmente sistemata decorosamente l’intera area dello stadio della Pro Patria, con l’aggiunta (e non la sostituzione) appunto di un campo in sintetico, in maniera che, oltre allo “Speroni”, la storica e professionistica Pro Patria possa finalmente disporre di tre veri campi d’allenamento… come per l’Antoniana di Prima Categoria.

… e i parcheggi

E dato che ci piace sognare ci auguriamo l’attivazione di un punto di ristoro/sosta per i genitori, che quotidianamente osservano gli allenamenti dei propri ragazzi sul ciglio di una strada pericolosa, e la creazione di un parcheggio stadio (non della stazione di Castellanza o del Carrefour): i famosi posti auto a lisca di pesce in via Padella sono ancora un miraggio.
Ed è sufficiente passare in qualsiasi giorno della settimana dalle parti di via Ca’ Bianca per rendersi conto della gravità e dei rischi della situazione che si è venuta a creare, con le auto dei genitori “parcheggiate” ovunque, ostruendo di fatto la visibilità di chi transita con i ben immaginabili pericoli del caso.
E ora di finirla di mettere sempre toppe su toppe per provare ad accontentare tutti, finendo poi per scontentare tutti: occorre fare le cose per bene. Una volta sola, ma bene.

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Giovanili Pro Patria Busto – MALPENSA 24