Cosentino (Antoniana): la verità sui campi parcheggi della Pro Patria

Antoniana cosentino

BUSTO ARSIZIO – Il presidente Cosentino rompe il silenzio.
Il parcheggio dello stadio “Speroni”, tipico esempio dei pasticci all’italiana, continua a far discutere. Ma il problema, contrariamente a quanto si potrebbe pensare, non è fra l’Antoniana e la Pro Patria, società confinanti ma in ottimi rapporti di vicinato. Il problema nasce proprio da decisioni finalizzate ad accontentare tutti che finiscono immancabilmente per scontentare tutti, almeno fino alla soluzione tampone, meglio conosciuta come “il classico compromesso all’italiana”. Per fare chiarezza sulla questione, il presidente dell’Antoniana Francesco Cosentino, un imprenditore che da più di vent’anni investe soldi su soldi per far giocare a pallone i bambini e i ragazzi di Busto, dice la sua.

Partiamo a bomba: come annunciato a denti stretti da esponenti di Palazzo Gilardoni, uno dei due campi realizzati verrà adibito a parcheggio stadio: è davvero così, oppure no? 

La riqualificazione del terreno del cosiddetto “Maracana”, con la relativa recinzione, mi è costata 50mila euro: i due campi realizzati, oggetto al momento di semina, saranno pronti non prima di due mesi. Se oggi, per assurdo, le macchine dovessero entrare, rischierebbero di sprofondare. Ma per ovviare a questa situazione e al problema parcheggi, come società Antoniana abbiamo già provveduto, a nostre spese, ad approntare un’altra soluzione.

Ce la spieghi, così almeno i tifosi che vorranno recarsi allo “Speroni” sapranno dove posteggiare le auto nei prossimi due mesi. E non solo, a quanto par di intuire…

Nelle scorse settimane, abbiamo provveduto, sempre a nostre spese, a disboscare le erbacce in via Padella (la via che costeggia lo stadio, separando di fatto il muro di cinta dell’Antoniana con il lato corto dello Speroni – ndr). Un lavoro effettuato lungo tutta la via (quasi 250 metri) che ci ha permesso di liberare uno spazio che potrebbe ospitare più di 120 parcheggi a lisca di pesce (un numero che oggettivamente ci sembra ottimistico, sebbene ad oggi non esistano ancora le linee di delimitazione – ndr). Una soluzione che ha convinto persino il Gos e le autorità competenti che in settimana hanno fatto un apposito sopralluogo.

Lo stadio della Pro Patria senza parcheggi. Il grazie dell’Antoniana

Seguendo la logica del suo pensiero, i tifosi della Pro Patria, e più in generale i cittadini di Busto, devono quindi ritenersi contenti di avere uno stadio con parcheggi ricavati in qualche modo, ritenuti magari a norma per la serie C, ma sicuramente non sufficienti (e probabilmente neppure idonei) in caso di serie B ?

Per dimostrare tutta la buona volontà della nostra società, che non chiedeva altro di avere spazi per far allenare i propri bambini/tesserati, mi sono detto disponibile, e lo ribadisco su queste colonne, a realizzare i lavori per ricavare altri parcheggi stadio nella zona alle spalle dei popolari (per intenderci fra lo stabilimento della Paglini/Ducati e i campi d’allenamento della Pro – ndr).

Ringraziamo il presidente Cosentino, persona schiva dai riflettori che da sempre antepone i fatti alle parole, per la sua disponibilità. Così come ringraziamo il dg Abenante, da sempre dimostratosi aperto al dialogo. Ma al tempo stesso ci chiediamo se sia giusto che un privato, peraltro nemmeno di Busto, sebbene ormai bustocco d’azione per non dire ad honorem, debba ovviare di tasca propria alle lacune di un città che continua a mettere pezze su pezze (oggi allo stadio, in occasione del debutto in campionato della Pro Patria, ci saranno addetti che indicheranno ai tifosi dove parcheggiare – ndr), anziché iniziare a pensare in grande, con una prospettiva di progettualità.

Una città che deve cambiare passo

Che l’Antoniana abbia ben tre campi d’allenamento e uno da gioco è sicuramente esagerato, specie se rapportato ai due campi d’allenamento e ad un’imbarazzante fossa in dotazione dell’ultracentaria e gloriosa Pro Patria, ma se valutiamo – seguendo il pensiero del club giallorosso – che un’area utilizzata due domeniche al mese come parcheggio è stata riqualificata per far giocare bambini, l’operazione può anche essere rivalutata nel suo insieme, a patto però che prima (e non successivamente…) venisse approntata la questione parcheggi stadio e la possibilità di destinare magari uno dei due campi alla Pro Patria.
Sarebbe semplicemente bastato prima programmare e poi comunicare con trasparenza, ma pare che la famosa convenzione sia stata in realtà concessa per evitare la dipartita di uno dei tanti “benefattori” di Busto, stanco di tante promesse mai mantenute.

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Cosentino Antoniana parcheggi stadio – MALPENSA 24