Tour de France, Mohoric fa doppietta e… zittisce tutti

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Il campione di Slovenia Matej Mohorič regala un’altra dimostrazione di forza e va a conquistare la sua seconda vittoria in questo Tour de France 2021 dopo il successo di Le Creusot nella settima tappa, tagliando il traguardo con il dito sulle labbra a zittire tutti dopo la discussa perquisizione presso l’albergo della Bahrain Victorious. Secondo posto per il francese Christophe Laporte della Cofidis e terzo per il danese Casper Pedersen della DSM. Migliore italiano Davide Ballerini (Deceuninck-Quick Step), tredicesimo, che ha perso contatto con i migliori nel finale concitato. Non cambia la classifica generale con Tadej Pogacar saldamente in testa.

LA CORSA – Ancora una tappa oltre i 200 km (207, per la precisione) e ancora una partenza a velocità altissima con 47,5 kmh la media della prima ora con la prima consistente fuga di giornata promossa da sei attaccanti come Julien Bernard (Trek-Segafredo), Jonas Rutsch (EF Education-Nippo), Simon Clarke (Qhubeka-NextHash), Franck Bonnamour (B&B-KTM), Georg Zimmermann (Intermarché-Wanty Gobert) e Matej Mohoric (Bahrain Victorious). L’attacco avveniva peraltro dopo una caduta che ha spezzato in due il gruppo coinvolgendo, tra gli altri, Thomas, Henao, Majka e Poels: la maglia gialla Pogacar e Michal Kwiatkowski si sono mossi in prima persona per far rallentare l’inseguimento della Alpecin Fenix, consentendo a tutti di rientrare.

Rutsch si prendeva l’unico punto dei Gpm di oggi, alla Côte de Bareille di quarta categoria e a 125 km dalla conclusione si è mosso un nutrito gruppo di contrattaccanti con Mike Teunissen (Jumbo-Visma), Jasper Stuvyen, Edward Theuns (Trek-Segafredo), Davide Ballerini (DQS), Jorge Arcas, Ivan García Cortina, Alejandro Valverde (Movistar), Nils Politt (Bora-Hansgrohe), Christophe Laporte (Cofidis), Silvan Dillier (Alpecin-Fenix), Michael Valgren (EF), Greg Van Avermaet (AG2R-Citroën), Elie Gesbert (Arkea-Samsic), Casper Pedersen (DSM), Brent Van Moer (Lotto-Soudal), Omar Fraile, Dimitri Gruzdev, Ion Izagirre (Astana), Max Walscheid (Qhubeka-NextHash), Anthony Turgis (TotalEnergies). A 100 km dalla fine, i contrattaccanti raggiungevano i fuggitivi.

A 40 km dal traguardo, mentre il gruppo si era rassegnato e procedeva ad andatura lenta, è scoppiata la bagarre nel gruppo dei battistrada e si sono avvantaggiati Teunissen, Theuns, Politt, Valgren, Pedersen, Mohoric, Turgis, Zimmermann, Laporte e Bonnamour. A 27 chilometri l’attacco secco di Mohoric che è andato a pancia a terra e ha vinto il braccio di ferro con gli inseguitori, bissando il successo in questa Grande Boucle. Grande Slovenia, all’11esimo hurrà al Tour e a una lunghezza dalla Slovacchia al 18esimo posto nel ranking di tutti i tempi grazie alla quinta frazione (3 Pogacar + 2 Mohoric) di questa edizione nonché la tre di fila, qualcosa che non succedeva dal 2016 quando i britannici Cavendish, Cummings e Froome trionfarono dalla 6a all’8a tappa.

Emblematico il gesto di Mohoric sul traguardo a zittire tutti quelli che hanno (s)parlato della Bahrain Victorious nelle ultime ore.

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