Cimiteri pieni a Gallarate. Lozito: «Costruiamo un forno crematorio»

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GALLARATE – Lo stato di fatto dei cimiteri di Gallarate lo ha sintetizzato in modo schietto Aldo Simeoni (Forza Italia) oggi, 11 settembre, in Commissione Lavori pubblici: «Qui non si sta capendo che non c’è più posto. Non abbiamo più un loculo libero». I numeri dicono che la situazione non è così emergenziale, ma la mancanza di spazi è una realtà. Ed ecco spuntare l’idea di costruire un forno crematorio anche a Gallarate, proprio come quelli sorti negli ultimi anni a Busto, Varese, Verbania e Domodossola.

Un forno ad Arnate

Le cremazioni sono passate dal 4 per cento degli Anni Ottanta al 50 di oggi. A Gallarate muoiono circa 400 persone ogni anno e di queste metà vengono cremate. «Devono rivolgersi a Busto ma spesso anche fuori provincia, con costi importanti», ha detto il presidente del consiglio comunale Donato Lozito. «Il tema è delicato ma credo che le forze consiliari debbano cominciare a discutere della creazione di un forno crematorio a Gallarate. La mia non è una proposta, ma dico: iniziamo a riflettere». Simeoni ha ricordato che già vent’anni fa era stata  individuata l’area all’interno del cimitero di Arnate, ma il Comune non trovò privati disposti a investire e il progetto si arenò.

A Busto costa la metà

La realizzazione di un forno in città è anche una questione di cifre. Farsi cremare a Busto Arsizio oggi costa 260 euro per chi abita in città. Ma per i non residenti il prezzo lievita, fino a 550/600 euro che diventano più di 800 se a Busto non c’è posto e si è costretti a far bruciare la salma a Domodossola.

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